Diocesi
È in edicola il quarto numero 2018 di AgriRomagna, la proposta green del Corriere Cesenate
Il 2017 è stato un anno da record per l’agricoltura che in Emilia-Romagna ha registrato cifre finora mai raggiunte. A confermarlo sono i dati forniti dal Rapporto 2017 sul sistema agroalimentare regionale, la più completa e aggiornata fotografia del settore, frutto della collaborazione tra Regione e Unioncamere Emilia-Romagna. C’è da dire però che da qualche anno il settore vanta una crescita del valore della produzione, che supera quota 4,8 miliardi (+6,6 per cento), nuovo record per il comparto agricolo. Migliora anche l’occupazione nei campi, che sfiora le 80 mila unità (+5 per cento), sotto la spinta della crescita della componente femminile (+12,6 per cento), del lavoro dipendente (+8 per cento) e con un ‘ritorno alla terra’ dei giovani (+2,8 per cento le imprese). Ottimi traguardi sono stati raggiunti in regione anche dall’industria alimentare, con un aumento del fatturato del 2,9 per cento, e l’export agroalimentare, con le vendite oltreconfine che a fine anno hanno superato 6,2 miliardi di euro (+5,1 per cento), mentre continua il boom del biologico (+13 per cento la superficie complessiva e +10 per cento le aziende).
Un quadro virtuoso e più che positivo che nel quarto numero del 2018 di AgriRomagna, reperibile da oggi in tutte le edicole, è ben riassunto mediante alcune realtà romagnole che spaziano dall’agricoltura alla dispensa di casa. Mangiare sano corrisponde a un rispetto assoluto per l’ambiente: è questa la filosofia di vita che accomuna Giovanna Polloni, che porta nella sua cucina prodotti freschi e a km 0 raccolti nell’orto dietro casa, l’imprenditore Alessandro Annibali a capo di Tenute Villa Rovere, nel Forlivese, il cui segreto è l’aver dato spazio sin da bambino al profumo della terra sui cui giocava e alla famiglia, Manuela Bonci e Alice… che hanno unito i tre fronti della natura, del cibo e dell’attività sportiva nel loro ultimo libro “Mangiare Wow”, e infine Franca Sabbadini, oncologa cesenate residente a Bulgarnò che ha fatto della natura una vera e propria missione di vita.