Rubicone
È morta questa mattina Gigliola Valentini, vedova del noto imprenditore Pippo Torroni
È morta questa mattina Gigliola Valentini, la vedova del noto imprenditore del settore avicolo, Pippo Torroni deceduto tre anni fa, il 14 giugno 2019. Il loro legame matrimoniale è durato quasi 70 anni. Forte e decisivo per entrambi, come raccontato più volte sulla nostra edizione cartacea, è sempre stato anche lo stretto rapporto con il sacerdote riminese don Oreste Benzi e con la comunità papa Giovanni XXIII da lui fondata.
Il funerale di Gigliola verrà celebrato sabato 20 agosto alle 9,30 nella chiesa parrocchiale di Castelvecchio (Savignano sul Rubicone).
Da decenni molto legati ai coniugi Torroni sono anche gli sposi Rosa e Giorgio Pollastri che per 35 anni hanno abitato nella casa-famiglia di Borgo San Rocco, a Savignano sul Rubicone, una residenza di proprietà della famiglia Torroni. Ora i coniugi Pollastri vivono in una casa-famiglia in vescovado a Cesena, “accolti amorevolmente dal vescovo Douglas“, come dicono loro stessi.
Appreso della morte di Gigliola, Rosa e Giorgio hanno inviato al Corriere Cesenate alcune righe. Ecco il testo. “Cara Gigliola, un sentito grazie da tutti i poveri che in questo territorio e non solo hanno usufruito della tua grande generosità. E un grazie da tutta la comunità papa Giovanni XXIII, in particolar modo da don Oreste Benzi che ti ha preceduto nell’abbraccio con il Padre. Arrivederci Gigliola”.
Qui sotto lasciamo spazio a un pezzo che il nostro direttore Francesco Zanotti scrisse per il quotidiano “Avvenire” nella rubrica Dulcis in fundo domenica 13 settembre 2015. Il titolo era “Nonna Gigliola e la promessa onorata”. Dall’articolo emergono molti caratteri della coppia Torroni ed emerge pure quanto don Benzi abbia inciso sui due coniugi e sulla loro famiglia.
Di seguito il testo tratto da www,avvenire.it
Un anno dopo, la promessa è mantenuta. Non sono venuti meno all’impegno assunto il primo settembre 2014, in occasione del loro 63esimo di nozze. Gigliola e Giuseppe (Pippo) Torroni, lui noto imprenditore del settore avicolo, hanno concluso il passaggio di proprietà di una loro abitazione alla comunità fondata da don Oreste Benzi. Prima della Messa per l’anniversario di matrimonio si sono recati dal notaio assieme a Paolo Ramonda, il responsabile della Giovanni XXIII, per le ultime firme. All’ingresso dell’accogliente e grande casa nella campagna di San Mauro Pascoli (Forlì-Cesena) si trova un’iscrizione: «Casa nonna Gigliola-Comunità terapeutica». Poche parole che racchiudono un programma di vita e dicono di un incontro decisivo. Don Elio Piccari durante l’omelia ricorda il valore dell’amore tra i coniugi. «Marito e moglie sono segno dell’amore di Dio. Curatevi sempre l’un l’altro». Con lui concelebra don Nevio Faitanini. Entrambi hanno trascorso lunghissimi anni accanto a don Oreste. A proposito del dono della casa don Elio sottolinea: «Quanti giovani qui hanno ritrovato la vita. Ecco perché il gesto di Gigliola è grandioso». Dal 1984 in quella dimora-fattoria sono state accolte oltre mille persone a cui è stata fornita un’occasione di riscatto. «Un giorno Pippo incontrò don Oreste – ricorda Gigliola – che gli disse: per stare in piedi bisogna stare in ginocchio. Rimase folgorato. Per tanti anni sono andata alla Messa da sola, Pippo non è mai venuto con me. Con l’avanzare dell’età, ora faccio fatica ad andarci. Mio marito, invece, ora ci va tutti i giorni…».