Dall'Italia
Elezioni amministrative: dove e come si vota
Sono oltre 12 milioni gli elettori chiamati alle urne il 3 e il 4 ottobre per eleggere i sindaci e i consigli di 1.192 Comuni delle Regioni a statuto ordinario e del Friuli-Venezia Giulia. Negli stessi giorni si vota per il presidente e il consiglio della Regione Calabria e per due seggi rimasti vacanti alla Camera dei deputati (collegi uninominali di Siena e Roma Primavalle).
Altre Regioni a statuto speciale (che hanno autonomia in materia elettorale) hanno fissato il voto amministrativo per il 10 e 11 ottobre (Sicilia e Sardegna), mentre in Trentino-Alto Adige i seggi si apriranno soltanto nella giornata del 10 ottobre. Il 7 novembre, inoltre, torneranno alle urne 7 Comuni che in precedenza erano stati sciolti per infiltrazioni mafiose. Secondo il protocollo sanitario e di sicurezza, sottoscritto il 24 agosto dai ministri competenti (Speranza e Lamorgese), saranno coinvolti complessivamente “quasi 15 milioni di elettori in circa 1.700 Comuni”.
La tornata amministrativa – spiega il dossier del Viminale – interessa 19 Comuni capoluogo di Provincia: Benevento, Bologna, Caserta, Cosenza, Grosseto, Isernia, Latina, Milano, Napoli, Novara, Pordenone, Ravenna, Rimini, Roma, Salerno, Savona, Torino, Trieste e Varese. I Comuni capoluogo diventano 20 se si considera anche Carbonia (in Sardegna la legge regionale n.7 del 12 aprile 2021 ha nuovamente modificato l’organizzazione territoriale). Ben 6 sono anche capoluogo di Regione: Bologna, Milano, Napoli, Roma, Torino e Trieste. Superano i 100mila abitanti, oltre alle città capoluogo di Regione, anche Latina, Novara, Ravenna, Rimini e Salerno.
Il Comune con il corpo elettorale più piccolo è Morterone, in provincia di Lecco (27 aventi diritto), mentre quello che lo ha più numeroso è ovviamente Roma (2.359.250).Nei Comuni con più di 15mila abitanti è in vigore un sistema che prevede il doppio turno. Nel caso in cui nessun candidato sindaco ottenga la maggioranza assoluta al primo turno, i ballottaggi tra i due più votati si svolgeranno il 17 e il 18 ottobre. È consentito anche il cosiddetto “voto disgiunto”, vale a dire per un candidato sindaco e per una lista diversa da quelle collegate al candidato medesimo. Turno unico, invece, per le Regioni (in questo caso la Calabria) e per i collegi uninominali della Camera, così come per i Comuni sotto i 15mila abitanti. I sistemi elettorali sono ovviamente molto diversi in rapporto alle rispettive istituzioni, ma vale comunque il principio che il candidato (sindaco, presidente di Regione, deputato) che ottiene anche un solo voto più degli altri, risulta immediatamente eletto.
I seggi saranno aperti dalle 7 alle 23 di domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì. Il protocollo sanitario e di sicurezza – sulla scia del decreto-legge 117 del 17 agosto 2021 – ribadisce tutta una serie di norme mirate a rendere l’ambiente in cui si svolgono le operazioni di voto il più possibile sicuro (sanificazione, aerazione, aree di attesa esterne, ecc.). All’elettore non è richiesto il green pass ma resta obbligatorio l’uso della mascherina che va rimossa soltanto per il tempo strettamente necessario al riconoscimento. “Al momento dell’accesso nel seggio – spiega ancora il protocollo – l’elettore dovrà procedere alla igienizzazione delle mani con gel idroalcolico messo a disposizione in prossimità della porta. Quindi l’elettore, dopo essersi avvicinato ai componenti del seggio per l’identificazione e prima di ricevere la scheda e la matita, provvederà ad igienizzarsi nuovamente le mani. Completate le operazioni di voto, è consigliata una ulteriore detersione delle mani prima di lasciare il seggio”. È rimesso “alla responsabilità di ciascun elettore” il rispetto di alcune “basilari regole di prevenzione”: non andare al seggio se si ha una temperatura corporea superiore ai 37,5° o se negli ultimi 14 giorni si è stati in quarantena o in isolamento domiciliare oppure in contatto con persone positive. Per gli elettori bloccati direttamente o indirettamente dal Covid sono comunque previste delle particolari modalità alternative di raccolta del voto.
IN EMILIA-ROMAGNA
Domenica 3 e lunedì 4 ottobre 2021 urne aperte in 48 comuni dell’Emilia-Romagna dove 862 mila elettori sono chiamati a scegliere sindaci e i rispettivi consigli comunali.
I seggi, suddivisi in 1.157 sezioni di cui 13 ospedaliere, saranno aperti domenica 3 dalle ore 7 alle 23, e lunedì 4 dalle ore 7 alle 15: le operazioni di scrutinio avranno inizio subito dopo la chiusura delle urne.
Al voto 861.825 elettori emiliano-romagnoli, di cui 415.770 uomini e 446.055 donne (dati Ministero Interno, Il Dossier. Elezioni amministrative 2021), di tutte le 9 province, circa un quarto dell’intero corpo elettorale della regione. Degli elettori emiliano-romagnoli chiamati alle urne, 51.184 sono residenti all’estero.
Per le consultazioni amministrative votano gli iscritti nelle liste elettorali di ciascun comune, che abbiano compiuto il 18° anno di età entro domenica 3 ottobre 2021 compresa. Votano per la prima volta 8.766 diciottenni (4.530 uomini e 4.236 donne). La scheda che verrà consegnata all’elettore è di color azzurro. Solo a Bologna si vota anche per il rinnovo dei sei Consigli di Quartiere: la scheda per questa consultazione è di color rosa.
Si vota in tre capoluoghi di provincia quali Bologna, Ravenna e Rimini, nonché in altri 6 comuni con popolazione legale superiore ai 15mila abitanti, con il sistema elettorale maggioritario a doppio turno. Quindi eventuale turno elettorale supplementare di ballottaggio, domenica 17 e lunedì 18 ottobre 2021 (con gli stessi orari previsti per il primo turno).
Previste apposite misure di sicurezza sanitaria per elettori e operatori dei seggi e al contempo assicurano l’esercizio del diritto di voto, oltre a chi sia ricoverato in strutture ospedaliere anche Covid, a coloro che si trovino in trattamento domiciliare, in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario.
Sono 143 i candidati sindaco in corsa per una delle 48 poltrone da primo cittadino: di questi poco più di uno su cinque è donna. A sostegno di questi candidati 228 liste.
Per uno dei 680 posti da consigliere comunale sono in corsa 4.214 contendenti, 1854 donne, il 44%, e 2.360 uomini, il 56%.
Dati e informazioni si possono trovare sul sito della Regione Emilia-Romagna dedicato alle elezioni, all’indirizzo www.regione.emilia-romagna.it/elezioni, realizzato in collaborazione tra l’Agenzia di Informazione e Comunicazione della Giunta regionale e l’Assemblea legislativa. L’elaborazione dei dati è curata dal servizio statistico della Giunta e dalla Direzione Generale dell’Assemblea legislativa emiliano-romagnola.