Elezioni europee: Italia, per la Lega un elettore su tre. Nel Regno Unito vittoria dei Breexiters. Spagna, successo socialista

(da Bruxelles) Successo della Lega alle elezioni europee: il partito di Salvini – a scrutinio non ancora ultimato – è accreditato del 33,9% di preferenze; segue il Partito democratico di Zingaretti con il 23,8%. Terzo il Movimento 5 Stelle di Di Maio, con il 16,6%. Quarto partito è Forza Italia, 8,4%; Fratelli d’Italia è al 6,4%. Sotto la soglia di sbarramento del 4% tutti gli altri partiti: il primo degli esclusi sarebbe +Europa (3,2%).

Nel Regno Unito Nigel Farage canta vittoria: il suo Brexit Party è accreditato del 31,7% dei voti, primo partito nel Paese che non riesce ancora a decidere come e quando uscire dall’Unione europea. Secondo partito, contrario al Brexit, i Liberaldemocratici (18,6%), terzi i Laburisti (14,1), quarti i Verdi (11,1). Solo quinto il partito della premier uscente Theresa May, i Conservatori, cui vengono assegnati l’8,7% dei voti popolari. In Polonia il partito di governo, PiS (Diritto e giustizia), è nuovamente premiato dagli elettori come prima forza del Paese con il 43,1% dei voti; la Coalizione europea, prima forza d’opposizione, arriva al 38,4%.

In Spagna successo accreditato ai Socialisti del premier Sanchez: 32,8% di voti, con 20 seggi a Strasburgo. Seguono i Popolari (20,1%, 12 seggi), Ciudadanos (12,2%, 7 seggi), Podemos (10,1%, 6 seggi). Gli antieuropei di Vox sarebbero al 6,2% (3 eurodeputati).

Nella proiezione dei seggi all’Europarlamento, fornita dall’istituzione a notte inoltrata, i Popolari arrivano a 179 seggi, i Socialisti e democratici a 152; 105 i deputati Liberaldemocratici, 69 i Verdi, 60 i Conservatori di Ecr, come per gli euroscettici di Enf; Efdd, altro gruppo euroscettico, sarebbe a 51 seggi, la Sinistra unitaria a 38. Infine 30 seggi per “altri” e 7 Non iscritti.