Elezioni Usa e Covid, la testimonianza di un cesenate in Ohio

A tenere banco in questi giorni negli Stati Uniti sono le elezioni del nuovo presidente americano. Un’operazione lunga e complessa, resa ancora più difficile dall’epidemia di Coronavirus.

Nello stato dell’Ohio risiede il cesenate Demetrio Antolini, dottorando all’università statale di Columbus. “La mia ragazza ed io lavoriamo da casa – racconta il classe 1991 -. Da marzo usciamo dalla nostra abitazione solo per andare a fare la spesa. Seguiamo regole molto severe per tutelare la salute. Al massimo ordiniamo ogni tanto il cibo a domicilio e i fattorini ce lo lasciano davanti alla porta. Non abbiamo mai visto amici e la vita sociale è stata praticamente azzerata”.

Nonostante le massime precauzioni prese dalla coppia, “martedì scorso la mia ragazza è risultata positiva al Covid-19. Ora dobbiamo prendere le necessarie contromisure e io sono andato a fare subito il test. Fortunatamente sono negativo, per cui mi occupo anche della gestione della casa”.

La situazione sanitaria è molto complicata oltreoceano. Pur non essendoci particolari divieti se non quello di tenere la mascherina nei luoghi chiusi e all’aperto se le distanze non sono rispettate, perché “il virus non è ancora sotto controllo – spiega il romagnolo – da questo punto di vista le elezioni potrebbero determinare il futuro. Avere un presidente che obblighi gli americani a indossare la mascherina in pubblico, piuttosto di un altro che prende alla leggera la situazione legata al virus, farebbe una differenza enorme”.

Proprio in questi giorni stanno avvenendo gli spogli delle schede elettorali che porteranno all’elezione del 46° presidente degli Usa. La sfida è tutta tra Joe Biden e Donald Trump e a pesare nella corsa alle presidenziali saranno i voti espressi via posta dagli elettori.

“C’è molta attesa per il risultato – conferma il giovane -. Siamo tutti in fibrillazione. Sono coinvolto anche io indirettamente perché, più che in passato, queste votazioni sono veramente decisive. Gli Stati Uniti sono giunti a una polarizzazione tale che un risultato o l’altro farà la differenza per il futuro di questo Paese. Mi includo anche io: sotto l’amministrazione Trump in estate, il Dipartimento di Sicurezza Interna aveva emanato direttive che mi avrebbero costretto a lasciare gli Usa nel caso in cui avessi frequentato lezioni online all’università. Anche chi non è un cittadino statunitense, come me, è coinvolto. Ci sono due opposti: da una parte Biden e dall’altra Trump. Chi vincerà influenzerà il destino di milioni di persone”.