Cesena
Emporio solidale, approvato lo studio di fattibilità e il preliminare della sede
Prosegue il percorso verso la nascita dell’Emporio solidale a Cesena. Nei giorni scorsi l’Amministrazione comunale ha approvato lo studio di fattibilità tecnico-economica e il progetto preliminare della sede, in via Guido Rossa n. 140, a Torre del Moro
Nel dettaglio i lavori che interesseranno l’immobile di proprietà comunale, che in passato ha ospitato un ristornate, prevedono la ristrutturazione dell’esistente e la costruzione di un magazzino, oltre alla rifunzionalizzazione dell’area cortilizia, per un importo complessivo di 500mila euro (spesa coperta da avanzo di amministrazione). Si tratta di uno stabile disposto su due piani e incorniciato da un’ampia area verde. Il Comune sta poi valutando alcune soluzioni per permettere agli utenti di raggiungerlo facilmente.
La prima ipotesi era di ubicare l’emporio nei locali dell’ex Fricò, nei pressi della stazione ferroviaria, poi accantonata a causa di alcune criticità di non poco conto relative alla logistica e al transito dei mezzi pesanti nella zona, caratterizzata dalla presenza di un polo universitario.
Lo scorso luglio c’è stata la firma del protocollo d’intesa tra l’Unione dei Comuni della Valle del Savio e le otto associazioni coinvolte: Adra (Chiesa avventista), Arci, Auser, Campo Emmaus, Caritas, Centro aiuto alla vita, Croce Rossa, San Vincenzo De’ Paoli. Saranno loro il cuore pulsante di questo progetto di comunità nato dall’esigenza di aiutare concretamente le persone nel bisogno primario del cibo e dunque di contrastare l’impoverimento di molte famiglie residenti nel territorio cesenate.
Dell’emporio solidale si parlerà nell’incontro, organizzato dall’associazione ‘Benigno Zaccagnini’, venerdì 8 ottobre alle 17.30 nella Sala Cacciaguerra del Credito Cooperativo Romagnolo (viale Bovio 72), a cui parteciperanno l’assessore ai Servizi sociali Carmelina Labruzzo, il responsabile dell’Emporio solidale di Cervia Andrea Vorabbi e il vicepresidente di VolontaRomagna Leonardo Belli, oltre ai rappresentanti delle realtà coinvolte.
Francesca Siroli