Cesena
“Est, dittatura last minute”, da Cesena alla Romania. Ieri sera l’anteprima
Sui giornali locali è stato dato ampio risalto al film “Est”, tratto dal romanzo “Addio Ceausescu” di Andrea Riceputi e Maurizio Paganelli (ed. Ponte Vecchio, 2019). Molte scene sono state girate in alcuni luoghi simbolo di Cesena: piazza del Popolo, il mercato, il Teatro “Bonci”, e hanno richiamato una grande attenzione sulla storia di tre ragazzi, Pago (Maurizio Paganelli), Rice (Andrea Riceputi) e Bibi (Enrico Boschi) in un viaggio nella Romania del 1989, immediatamente prima del crollo della dittatura di Nicolae Ceausescu.
Il film “Est” è stato proiettato ieri sera in anteprima in un luogo diverso dal solito, inaspettato per un film, ma questi tempi di epidemia ci hanno insegnato che anche le cose più inattese sono dietro l’angolo. Per permettere a un ampio numero di persone (400) di assistere alla proiezione si è ricorso al Carisport, allestito con i dovuti distanziamenti e con le dovute misure di precauzione: mascherine, prova della temperatura in entrata, gel igienizzanti, distanziamento fra le persone. La presentazione, gestita da Federica Mosconi e Simone Arminio, l’una volto di TeleRomagna, l’altro firma del «Resto del Carlino», ha visto i saluti del sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, che ha ricordato di aver assistito alle riprese in viale Mazzoni e in piazza del popolo, sottolineando come il film sarà un ottimo trampolino di lancio per il turismo a Cesena e non solo, dato che «questa città può competere per essere ai primi posti in Italia come luogo dove andare a vivere».
Era il 1991 quando Roberto Benigni girò in città alcune scene di “Johnny Stecchino”, e quella di “Est” è stata la prima produzione cinematografica di un certo livello da allora: la speranza, espressa dalla casa di produzione Genoma Films, nata a Bologna nel 2016, è quella che questo film possa attirare l’attenzione di altri produttori cinematografici su Cesena.
I tre protagonisti originali della storia, Paganelli, Riceputi (anche produttori del film) e Boschi, molto emozionati, hanno raccontato come ci sia voluto un lavoro di cinque anni per dare vita al film: un percorso molto difficile, che è stato salutato dalle lodi di Oliver Stone. Il film è stato acquistato da Sky che lo trasmetterà con l’anno nuovo, permettendo a un pubblico molto vasto di vederlo, forse trasformandolo in una miniserie: la versione cinematografica, hanno raccontato i produttori, è più breve del prodotto completo.
Dopo i personaggi reali, sono intervenuti il regista, Antonio Pisu, e gli attori Matteo Gatta (Pago) e Jacopo Costantini (Bibi), che hanno raccontato alcuni divertenti aneddoti sulla lavorazione del film, in particolare sul freddo terribile patito in Romania, dove si girava in pieno inverno mentre le scene erano ambientate in autunno, quindi con vestiti troppo leggeri per il clima. Infine, è venuto il momento della proiezione: molti applausi, molte risate, molti momenti struggenti e di commozione, e lungo i titoli di coda, un lunghissimo e affettuoso applauso, rivolto al film e a tutti quelli che si sono impegnati per far sì che questa bella storia prendesse vita sullo schermo.
Il film dovrebbe essere nei cinema dal 5 novembre, virus permettendo.