Cesena
Fervore di incontri politici a Cesena verso le Amministrative
Incontri su incontri, discussioni nei quartieri, confronti con i cittadini, approfondimenti tematici. A Cesena, già da qualche tempo, lo scenario politico è in fermento in vista delle elezioni Amministrative del 2019.
A distanza di una settimana dall’evento all’ex Macello “Immagina Cesena” (con il quale Enzo Lattuca ha avviato la propria maratona verso palazzo Albornoz aprendosi a tutte le realtà che si riconoscono in certi valori), è toccato alle associazioni Energie Nuove e Paese Nuovo tenere un’iniziativa al Circolo Endas di Villa Chiaviche. La serata “Un Manifesto per Cesena”, messa in campo dagli eredi di quell’area laica di matrice prettamente repubblicana che guardava a Denis Ugolini, ha visto alternarsi una ventina di interventi di cittadini e rappresentanti di associazioni e forze politiche.
“Dopo anni caratterizzati da un allontanamento dalla politica di una consistente fetta di città, che non si è sentita coinvolta e valorizzata, è arrivato il momento di definire cosa vuole essere Cesena tra dieci anni, con una programmazione di lungo respiro” ha commentato Luigi Di Placido, presidente di Paese nuovo.
Di Placido, che continua il suo impegno anche con i Liberaldemocratici per Cesena, è intenzionato a tenere chiuse le porte ai populisti per aprirle direttamente al popolo, o meglio ai cittadini. Nel corso della serata si sono alternati numerosi interventi sui temi più disparati (visione territoriale romagnola, sanità, cultura, infrastrutture, welfare, lavoro, semplificazione amministrativa) che confluiranno in una prima stesura del Manifesto, in attesa di appuntamenti successivi programmati dopo l’estate. Dai presenti è arrivata anche una bocciatura dell’esperienza dei Quartieri e delle altre forme di partecipazione pubblica degli ultimi anni, da ripensare e strutturare in maniera nuova.
L’ascolto delle istanze del territorio, però, non è certo un’esclusiva dell’area progressista (Lattuca) o libdem (Di Placido). Basti pensare al percorso partecipato intrapreso dal movimento Cesena Siamo noi (espressione della lista civica che candidò a sindaco Vittorio Valletta), che dall’inizio di maggio fino a metà giugno ha toccato uno per uno i dodici quartieri cittadini con l’obiettivo di elaborare un programma condiviso di corto, medio e lungo termine.
O agli incontri organizzati dai centristi Popolari per Cesena (del consigliere comunale Gilberto Zoffoli) che, nello stesso arco di tempo, hanno approfondito diversi temi con un fuoco di fila di serate nelle frazioni cittadine.
Ci attende un anno fatto di incontri continui, eventi, dibattiti pubblici. Una prospettiva sfiancante? In un’epoca fatta di discussioni virtuali e polemiche sui social, costantemente inquinate dagli odiatori in servizio permanente effettivo, questa possibilità è quasi un sollievo: è la democrazia, bellezza.