Gambettola, sostegni alle imprese in difficoltà

Ancora sostegni alle imprese gambettolesi che hanno subito perdite e calo di fatturato a seguito dei due anni di pandemia. Lo ha stabilito il Consiglio comunale di martedì 19 luglio che ha deliberato l’approvazione di un Regolamento del Fondo rilancio per concedere nuovi contributi, per un ammontare di 160mila euro, alle attività di Gambettola.

Nel regolamento vengono stabiliti i requisiti che devono avere le imprese per ottenere il finanziamento, fra cui il limite di fatturato di 500.000 euro e il calo di fatturato del 2021 di almeno il 12 per cento in meno rispetto a quello del 2019.

“Si tratta di un’importante operazione di distribuzione di liquidità sul territorio con risorse provenienti dal fondo funzioni fondamentali (fondo Covid) a favore delle micro-imprese del territorio più colpite”, ha illustrato il vicesindaco Marcello Pirini.

La delibera, frutto di condivisione da parte delle associazioni di categoria, ha visto il voto contrario della minoranza. “Apprezzo che si mettano in circolo finanziamenti sul territorio gambettolese – ha detto il consigliere di minoranza Emiliano Paesani (Sicuramente Gambettola), ma ho suggerito una maggiore alternanza. Non trovo ragionevole finanziare le imprese per il terzoanno consecutivo. Il Consiglio ha approvato un regolamento comunale che esclude una lunga serie di categorie di imprese che non potranno accedere al fondo, in quanto ritenute arbitrariamente non penalizzate dall’emergenza Covid o non adatte ad accedere ai finanziamenti. Anziché dare gli aiuti alle imprese avrei preferito darli alle famiglie. Al momento sono più in difficoltà delle aziende a causa dell’inflazione e dell’aumento dei beni di prima necessità”.

In assise è stata approvata anche la variazione di bilancio per assegnare 18mila euro alle nuove imprese che si insediano nel territorio. I bandi con le modalità di partecipazione saranno emanati nel prossimi mesi.

Da un’interrogazione presentata dal consigliere Paesani, sull’esito del bando per la realizzazione di nuovi edifici scolastici, emerge che la scuola “sognata” dall’Amministrazione in via XXV Aprile non è stata finanziata. L’esclusione dalla procedura da parte del Ministero dell’Istruzione (Unità di missione per il Pnrr) reca la seguente motivazione: “L’istanza risulta inammissibile… in quanto l’area non è urbanisticamente consona all’edificazione”.