Dall'Italia
Ged verso il fallimento, la preoccupazione dei sindacati
I sindacati confederali, preoccupati per la situazione economica della Ged, vogliono risposte in grado di garantire la continuità aziendale e i livelli occupazionali.
La prospettiva del concordato con riserva, presentato a Febbraio 2019, aveva già prodotto forti preoccupazioni, tali da spingere le Organizzazioni Sindacali di categoria a monitorare costantemente la situazione anche coinvolgendo le istituzioni locali e attraverso la mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici Ged il 2 aprile scorso.
“Oggi, riscontriamo come la Ged – scrivono i sindacati in una nota – non ha portato a compimento il percorso concordatario e conseguentemente dal 7 Giugno, essendo scaduti i termini di presentazione, può essere dichiarata la risoluzione del concordato con riserva, essendo scaduto il tempo della sua esecuzione, quindi ci troviamo ad affrontare una situazione che potrebbe portare al fallimento della Ged”.
“Grave l’atteggiamento della direzione Ged che, in tutti gli incontri aveva rassicurato le Organizzazioni Sindacali e anche le Istituzioni Locali in merito all’impegno di proseguire e portare a termine il percorso concordatario nonché a mettere in atto le azioni possibili per dare continuità lavorativa al maggior numero di dipendenti durante tale percorso. Ancor più grave è il silenzio e l’indifferenza che verte sulla situazione della Ged da parte di Cmc Ravenna (verso la quale ci risulta che Ged vanti importi considerevoli) e Generale Prefabbricati (di Città di Castello). Ricordiamo infatti che Ged è controllata per l’80 per cento dalla prima e dalla seconda azienda per il restante 20 cento”.
“Anche a livello istituzionale, riscontriamo come la questione GED abbia presto preso la via del dimenticatoio, nonostante gli impegni assunti. Abbiamo promosso tutte le azioni possibili per dare seguito a un sano e costruttivo confronto con la Direzione aziendale GED per poter garantire, nel limite delle nostre funzioni, la continuità aziendale e occupazionale di questa storica azienda del territorio Cesenate che occupa oltre 50 addetti. Evidentemente, questa situazione non è certo stata determinata da causali imputabili alle Organizzazioni Sindacali e ai lavoratori e lavoratrici GED e a questo punto sospettiamo purtroppo che il disegno di “qualcuno” fosse proprio quello di far fallire questa azienda sin dall’inizio della presentazione del concordato“.
“Non possiamo permettere che la vertenza GED si concretizzi nell’ennesima emergenza sociale del territorio, siamo determinati a difendere l’occupazione e il lavoro degli oltre 50 dipendenti della GED. Vogliamo risposte e disponibilità nel costruire un percorso che possa salvare l’azienda e garantire l’occupazione e metteremo in campo le azioni necessarie per ottenere questi risultati“.