Dall'Italia
Gelati Babbi al capolinea? Solo quelli in vaschetta
Tra oggi e domani cesserà la produzione dei gelati in vaschetta della Babbi (ma non certo dei preparati e delle basi). L’azienda cesenate, con stabilimento a Panighina di Bertinoro, a questo proposito ha stretto un accordo con la Centrale del latte per la cessione dei propri macchinari.
Da fine anno, esaurite le scorte correnti, la cooperativa di Martorano produrrà in proprio i gelati in un nuovo grande stabilimento che dovrebbe essere inaugurato prima della fine dell’estate (e nel quale i macchinari ex Babbi costituiranno solo una piccola parte). La Centrale del latte starebbe anche accarezzando l’idea, tutta da verificare a livello pratico, di distribuire il proprio gelato in futuro negli stabilimenti balneari della riviera. Una serie di passi che vanno nella direzione di espandere l’attività di una cooperativa che, nata nel 1959, tratta ogni anno ben otto milioni di litri di latte (solo romagnolo) conferiti da una ventina di produttori soci.
La Babbi continuerà comunque a produrre semilavorati per il gelato artigianale, un settore nel quale è leader mondiale per competenza, storia e numeri di vendita. Basi, neutri e miscele complete continueranno dunque a fare la parte del leone. E la dismissione dei suoi “gelati pronti” in realtà (settore abbastanza residuale sino ad oggi), prepara una riorganizzazione logistica interna mirata all’espansione su altri mercati, in primis verso l’emisfero australe.