Gestori morosi, una nuova antenna sfrattata a Cesena

Il Comune di Cesena intima lo sfratto per morosità all’operatore telefonico inadempiente. La decisione si è resa necessaria a seguito del mancato pagamento di numerosi canoni derivanti dal contratto di locazione a uso non abitativo, stipulato sei anni fai con scadenza 17 marzo 2020, con cui il Comune aveva concesso una porzione di lastrico solare e torrino vano ascensore di 30 metri quadrati, situati al numero 2135 di via Cerchia di Sant’Egidio.

Qui è stata installata una stazione radio base per telefonia mobile, comprensiva di strutture, antenne e apparecchiature radio per la diffusione di segnali di telecomunicazioni. Il canone annuo pattuito era di 18mila euro da pagarsi in due rate semestrali.

“Nonostante le ripetute intimazioni di pagamento dei canoni scaduti, l’operatore telefonico non ha provveduto a saldare le somme nel frattempo accumulate, rendendosi pertanto gravemente inadempiente” si legge nella delibera del 10 marzo scorso in cui la Giunta comunale ha approvato la decisione di ricorrere al Tribunale di Forlì con un atto di intimazione di sfratto per morosità. L’incarico di procedere al recupero del credito in questione è stato affidato, lo scorso dicembre, all’avvocato Renato Partisani, professionista esterno all’Ufficio legale del Comune.

Una situazione analoga era stata resa nota nei giorni scorsi dal blogger indipendente Davide Fabbri. In quel caso si trattava dei canoni di affitto non pagati per l’antenna di telefonia mobile localizzata in via Balbo, nella zona ‘ex Timo’. “Anche in quel caso il Comune di Cesena, che aveva pattuito un canone di oltre 16mila euro circa annui, è dovuto ricorrere alle vie legali”, aveva informato Fabbri.