Grande distribuzione, i lavoratori incrociano le braccia

Da oltre quattro anni lavorano con un contratto scaduto, mentre i colleghi di altre realtà (nel mondo cooperativo) di recente hanno ricevuto aumenti medi di 270 euro in busta paga.

Questa mattina davanti al Famila di Torre del Moro, in occasione dello sciopero di categoria, si è tenuto un presidio sindacale di Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil a sostegno dei lavoratori della Gdo dipendenti di imprese associate a Federdistribuzione. Tra gli altri, era presente anche il segretario generale regionale della Cisl Filippo Pieri.

Il personale dipendente si è astenuto dal lavoro per l’intero turno giornaliero “per far sentire la voce di chi vede i propri diritti calpestati e rivendicare il rinnovo del contratto collettivo. Lo sciopero arriva dopo il mancato rinnovo, nonostante le lunghe trattative, del contratto nazionale scaduto a fine 2019

Federdistribuzione, da parte sua, ha deciso di riconoscere ai propri lavoratori in modo unilaterale un aumento di 70 euro lordi (per il IV livello). Un corrispettivo economico considerato “risibile” dai sindacati, che puntano a un pieno rinnovo del contratto, così come avvenuto pochi giorni fa per i colleghi della Coop e poco prima per i lavoratori di Conad.

Le società di Federdistribuzione interessate dallo sciopero sono: Famila, Ins’s, Lidl, Ikea, Zara, Obi, Oviesse, Acqua & Sapone, Decathlon, Bricocenter, Leroy Merlin e altre ancora non presenti nel territorio provinciale.

*** aggiornamento 13:50 ***

I sindacati dei lavoratori comunicano una percentuale di partecipazione allo sciopero pari al 70 per cento tra i lavoratori di Arca, Famila e A&O, con chiusure totali per la giornata odierna sia a Cesenatico che a Forlimpopoli. Sempre i sindacati confederali comunicano che anche la Conpibel di Savignano è rimasta chiusa oggi.

Resta aggiornato iscrivendoti al canale WhatsApp del Corriere Cesenate. Clicca su questo link