Guido Marini, cerimoniere del Papa, è il nuovo vescovo di Tortona

Nulla è meglio di Gesù Cristo. Sono parole scritte da sant’Ignazio di Antiochia (Lettera ai cristiani di Magnesia VII, 1), che desidero fare mie e rivolgere a tutti voi. Sono attualissime e vere ieri, oggi e sempre (Lettera agli Ebrei 13, 7). Non avrò mai altro da dirvi né altro da darvi. Noi tutti, nella comunione della carità, non avremo mai altro da dire e né altro da dare a quanti vivono nella nostra terra che, come ogni terra, ha sete irresistibile e inestinguibile di Lui, il Risorto da morte, Signore del tempo e della storia”. Così monsignor Guido Marini, del clero della diocesi di Genova e cerimoniere del Papa, nominato ieri dal Pontefice vescovo di Tortona, nel suo messaggio alla diocesi. 

Ieri mattina, al termine della celebrazione della Messa per la solennità di Nostra Signora della Guardia, l’arcivescovo di Genova Mario Tasca ha annunciato la nomina alla presenza di monsignor Marini e del cardinale Angelo Bagnasco, vescovo emerito di Genova, di monsignor Martino Canessa, vescovo emerito di Tortona e di monsignor Marco Doldi, vicario generale della diocesi di Genova. L’annuncio della nomina è stato dato in contemporanea anche nel Santuario della Guardia a Tortona.

Monsignor Marini, 56 anni, divenuto nel 2007 maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie con Benedetto XVI, nel 2013 è stato confermato nell’incarico da papa Francesco. Dal 2013 e dal 2019 responsabile della Cappella musicale pontificia, succede a monsignor Vittorio Francesco Viola, dell’Ordine dei frati minori, che il 27 maggio scorso è stato nominato segretario della Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti con il titolo di arcivescovo-vescovo emerito di Tortona.

Nell’esprimere “profonda gratitudine” al “Santo Padre Francesco” anche “per quanto mi ha donato negli anni in cui ho avuto la grazia di servirlo da vicino nelle celebrazioni liturgiche pontificie”, il vescovo eletto ha rivolto anche “un pensiero grato e ammirato a Benedetto XVI”, e ha ricordato il monito di san Luigi Orione: “Con Cristo tutto si eleva, tutto si nobilita: famiglia, amore di patria, ingegno, arti, scienze, industrie, progresso, organizzazione sociale. Senza Cristo tutto si abbassa, tutto si offusca, tutto si spezza”.