Valle Savio
I camperisti d’Italia innamorati della Valle del Savio. Partito il primo raduno nazionale sulle quattro ruote
La Valle del Savio al centro del turismo sulle quattro ruote. Da venerdì 5 aprile i comuni di Mercato Saraceno, Bagno di Romagna e Sarsina sono al centro del primo raduno nazionale dei camperisti che si concluderà domani, domenica 7 aprile. Un’iniziativa organizzata quest’anno, per la prima volta, dal “Gal L’altra Romagna” che unendo imprese, territorio e ambiente ha sponsorizzato a un equipaggio di 26 amanti del turismo sulle quattro ruote il territorio romagnolo in occasione della tradizionale sagra della pagnotta pasquale. “Questa in vallata è solo la prima tappa di un viaggio che vedrà protagonista tra due settimane le bellezze dell’Appennino forlivese e nella prima metà di maggio le terre del ravennate”. A dirlo è il presidente del Gal della Romagna Bruno Biserni che sottolinea come ai camperisti siano stati forniti negli anni servizi necessari sul territorio. “Abbiamo ottenuto l’installazione di 200 antenne di Wi-Fi gratuito e altrettante ne arriveranno. È necessario promuovere un turismo per camperisti oltre che alla formula ‘lenta’ già presente sul territorio”, continua Biserni. L’occasione è stata fornita questa mattina nella tappa bagnese dei 26 camperisti, circa una sessantina se si contano gli accompagnatori, arrivati da Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio e Campania.
I visitatori dopo aver posteggiato il proprio camper nel piazzale TermeDisco sono stati accompagnati tra le bellezze del luogo. Prima tappa l’antica abbazia di Santa Maria, seguita dalle Terme di Sant’Agnese e dal palazzo del Capitano dove si è svolto un dibattito tra le istituzioni locali e gli ospiti. Una la richiesta: guardare al modello europeo affinché i camperisti possano sentirsi a casa in tutte le località dove approdano per brevi o lunghi periodi di vacanza. “Bisogna – ha precisato lo stesso Biserni – utilizzare i fondi pubblici comunitari per la valorizzazione integrata con i processi produttivi del territorio e finalizzata a migliorare gli investimenti in zone più deboli e fragili come i nostri comuni della Valle dove il fenomeno dell’invecchiamento è abbastanza radicato. Il turismo è uno dei nostri obiettivi e lo dimostriamo con la guida ‘L’altra Romagna plein air’”.