I simboli del Medio Evo

Venerdì 15 febbraio alle 20.45 alla Galleria d’arte contemporanea “Il vicolo” di Cesena, si svolgerà la conferenza “I simboli del Medioevo. Un viaggio nell’immaginario dell’uomo medievale”. Relatore lo storico del simbolismo Andrea Vitali.

L’incontro cercherà di far luce su alcuni di quei simboli che restano oscuri nell’immaginario dei più, che nella ricerca profonda danno importanti informazioni non solo sul loro stesso significato ma anche sun un’epoca che ne ha fatto ampio uso.

I modi mentali dell’uomo del Medioevo impongono un particolare rapporto con le dimensioni del passato, del presente e del futuro. L’uomo medievale prende normalmente in considerazione il passato remoto solo come ricca fonte di avvenimenti sacri: meravigliosi e sorprendenti. Il passato che vale la pena di salvare – solitamente per via orale, più raramente sulla pagina scritta – è quello delle miracolose gesta dei santi e dei martiri, rivissute in termini simbolici, nell’ambito di un impianto mistico e visionario in cui volontariamente si mescolano pochissime notizie storiche e una straripante presenza di leggende e invenzioni.

La realtà del passato che interessa l’uomo del Medioevo è quella della leggenda, del mito, della nozione simbolica. L’uomo medievale è perennemente impegnato a scrutare e ad interpretare con occhio visionario i dati straordinari forniti dal quotidiano, ad evidenziare le connessioni speculative tra il mondo terreno e il mondo intellettuale. Così, anche gli uomini più colti ponderano gli incantesimi, i sortilegi, i sogni, le apparizioni che turbano i ritmi regolari della vita e della natura. Gli avvenimenti che escono dalla norma possono essere quindi intesi come segni della collera divina assimilata a quella del castigo biblico. Sugli stessi criteri è fondato anche il particolare rapporto che l’uomo del Medioevo instaura con il futuro. Spesso i fenomeni straordinari della Natura sono intesi come premonizioni, avvertimenti. In quest’ottica, a differenza di oggi, le capacità visionarie e profetiche dell’individuo hanno un’accezione positiva e benefica.

All’incontro seguirà uno “stage” sull’immaginario e i simboli del medioevo e del cristianesimo primitivo, curato dallo stesso professor Vitali, in programma domenica 24 febbraio presso “Il vicolo”, Galleria d’arte contemporanea dalle 10 alle 18.30.