Il 5 per mille arrivato in città e oltre agli enti non profit. Avsi in testa a tutti

Una boccata di ossigeno per gli enti non profit. A distanza di pochi mesi dalla pubblicazione dei beneficiari del 5 per mille 2018, l’Agenzia delle Entrate ha reso noto nei giorni scorsi anche quelli cui spetta il contributo relativo al 2019. È stato il Decreto Rilancio a dare un’accelerazione a questa misura che ai contribuenti non costa nulla, prevedendo l’erogazione delle somme entro il prossimo 31 ottobre. Oltre alle onlus e alle associazioni del terzo settore, possono beneficiarne gli enti impegnati nella ricerca scientifica e dell’università, nel settore della sanità, nei beni culturali e paesaggistici, le associazioni sportive e per i gestori delle aree protette.

Negli elenchi sono presenti numerose associazioni di Cesena e comprensorio. In testa a quelle che hanno ottenuto più preferenze e più fondi si conferma la Fondazione Avsi – piazzatasi al 53° posto della classifica generale degli enti del volontariato – che si occupa di progetti di cooperazione e sviluppo in oltre 30 Paesi, a cui vanno ben 475.355,44 euro (9.662 scelte). Seguono l’Associazione romagnola ricerca tumori che ottiene 74.125,89 euro e la Fondazione del Sacro Cuore con 33.833,67 euro. Numeri in crescita per la Fondazione La nuova famiglia di Cesenatico con 28.657,05 euro, Confartigianato per il sociale con 26.431,72, Apeiron con 23.032,57. E poi ancora Caima con 22.715,96 euro, Avis con 19.409,24, Lega italiana fibrosi cistica romagnola con 18.416,55, associazione “Il disegno” con 17.674,31 euro, associazione “Villaggio Makalala” 14.788,64 euro, Casa accoglienza Luciano Gentili con 14.366,34 euro, Anffas 13.002,12 euro, Horse Angels di Cesenatico con 11.785,30, associazione Balò con 11.691,05, Voce all’autismo con 10.947,04 euro a associazione “Il Pellicano” con 10.161,21 euro.

Presenze fisse sono pure il Comune di Cesena che ha a disposizione 18.688,66 euro per le famiglie bisognose del territorio, e la Diocesi di Cesena-Sarsina cui vanno 2.328,39 euro. Infine, l’unico ente di ricerca scientifica e dell’università ammesso al beneficio in città è il Conservatorio statale “Maderna” con 1.141,10 euro.