Il brindisi di Natale in casa bianconera

L'analisi del direttore sportivo Fabio Artico dopo gli ultimi deludenti scivoloni: "Non siamo una squadra di vertice perché non abbiamo le potenzialità e non ci possiamo permettere di andare a fare investimenti di alto livello"

Nella foto, il brindisi di oggi
Nella foto, il brindisi di oggi

Le partite fuori casa sono un ostacolo in più per il Cesena di quest’anno e dell’ultimo periodo

Il ko deludente di Castellammare di Stabia non ha intaccato il tradizionale brindisi pre natalizio del Cesena. All’”Orogel Stadium Dino Manuzzi” ha salutato i rappresentanti della stampa locale il co-presidente John Aiello, che ha fatto gli auguri di Natale. Poi il direttore sportivo Fabio Artico ha analizzato il momento di flessione dei bianconeri, in seguito alle quattro sconfitte nelle ultime cinque partite, compresa la sbandata di Coppa Italia avuta con la prestigiosa Atalanta.

L’analisi del direttore sportivo Artico

“I numeri dicono che abbiamo un atteggiamento migliore in casa – così il Ds ai microfoni – dove siamo a nostro agio nel nostro stadio, con i nostri tifosi che di certo ci danno una carica emotiva in più. Ed è evidente che fuori casa la stessa energia e ferocia nell’approccio alla gara ci mancano. Dobbiamo assolutamente colmare questo aspetto nelle prossime partite”.

Il 2 gennaio si aprirà la sessione invernale di riparazione del mercato e qualche accorgimento dovrà essere fatto. “Personalmente parto da un concetto – ha aggiunto Artico -. Il mercato di gennaio è di opportunità e non di scelta. Io non scelgo quello che voglio ma scelgo quello che c’è. Di solito ci sono giocatori che non hanno giocato, che non hanno trovato spazio, che si sono allenati ma che non hanno avuto minutaggio. Non siamo una squadra di vertice perché non abbiamo le potenzialità e non ci possiamo permettere di andare a fare investimenti di alto livello. Il Cesena è questo qui, poi le lacune tecniche all’interno della squadra ci possono essere”.