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Il Cesena in B, una Messa di ringraziamento. In tanti all’appuntamento a Torre del Moro
Metti un invito a Messa per dei giocatori professionisti. Magari qualcuno avrebbe anche potuto riderci sopra. Non è successo così per i giocatori del Cesena che vinto il campionato di serie C, promossi in B e ieri vincitori della Supercoppa di C hanno ricevuto l’invito di don Paolo Foschi, grande appassionato del Cesena, e di don Maurizio Macini, parroco a Montecastello di Mercato Saraceno, attraverso un loro compagno di squadra, il portiere Matteo Pisseri.
Detto e fatto. Così oggi pomeriggio attorno alle 16 in diversi si sono ritrovati, fra dirigenti e giocatori, nella chiesa di Torre del Moro dove ad attenderli c’erano i due sacerdoti e numerosi ragazzi accompagnati da mamme e papà. Fra i presenti anche il mister Domenico Toscano. Con lui, tra gli altri, il condor Massimo Agostini e il club manager Alberto Santarelli. Tra i numerosi giocatori che hanno risposto all’invito del parroco di Torre del Moro, anche Prestia, Corazza e Berti.
Evidente l’emozione in don Paolo che si è prodigato per animare la festa e per l’ospitalità in modo che un momento eccezionale per la comunità parrocchiale di Torre del Moro si potesse trasformare in un evento in compagnia.
Nell’omelia don Maurizio ha fatto ricorso ai suoi ricordi di bambino allo stadio per vedere i giocatori all’opera. “C’erano ancora i pali Innocenti. Ho in mente un 2-2 con la Juve: ritagliai gli articoli di giornale, tanto mi rimase impressa quella gara. Poi non dimentico neppure lo spareggio con il Lecce a San Benedetto del Tronto”.
Il sacerdote ha posto a tutti una domanda: “La passione per il calcio può entrare in chiesa?. Certo, questi calciatori qui oggi con voi, ragazzi, vi insegnano che non bisogna mai mollare. Che è importante sacrificarsi per un obiettivo grande. Poi arrivano anche le sconfitte che sembrano vanificare i sacrifici fatti, cui segue, come in quest’anno, la grande gioia”.
Ha insistito il don: “La nostra mamma Maria vede i sacrifici e non li dimentica”. Quindi, rivolto a giocatori e dirigenti ha concluso. “Vi ringrazio per la vostra presenza. Avete raggiunto un risultato straordinario che rende onore a tutta la città”.
Prima del termine della Messa ha preso la parola il portiere dei bianconeri, Matteo Pisseri (foto qui sotto): “Ringrazio il Signore per tutte le grazie che ci ha concesso”, ha detto. Poi ha aggiunto una riflessione personale. “La santità non consiste nel fare cose straordinarie, ma nel fare straordinariamente bene le cose ordinarie. Ogni giorno bene. E mai scandalizzarsi degli errori. Si può sempre ricominciare. Abbiamo per questo anche il sacramento della confessione”.
“Ho avuto la fortuna – ha proseguito Pisseri – nella mia vita di incontrare padre Pancrazio (fondatore della fraternità francescana di Betania, ndr). Tramite lui ho visto l’amore di Dio, un vero esempio e specchio di Dio in terra”.
Al termine della celebrazione è seguito un momento di festa nel salone parrocchiale. Tanti gli autografi e i selfie concessi. E poi i cori (vedi qui sotto), come si fosse in curva mare, per festeggiare il ritorno in B, e per rimanerci, come ha chiesto don Paolo a tutti i giocatori. Una richiesta che è già un impegno.
httpss://www.youtube.com/watch?v=ENz-vYaFz-0