Il Cesena sbanca anche Ancona, 2-0

Le emozioni sono tutte nella ripresa tra Ancona e Cesena. I bianconeri espugnano il “Del Conero” avvolto dalla nebbia col punteggio di 0-2. Il primo tempo è stato avaro di emozioni, con i romagnoli più pimpanti nella ripresa. Al 51’ Kargbo, di spalle, ha spezzato l’inerzia della sfida con un sinistro in girata sul palo lungo. Poi i padroni di casa sono rimasti in 10 per l’espulsione per proteste di Prezioso, così è stato Corazza a sfiorare il raddoppio prima del novantesimo, ma il suo tiro dal limite ha solo scheggiato la parte superiore della traversa. Il definitivo bis è stato di Francesconi, capace di appoggiare in rete uno sfondamento dalla fascia destra di Ogunseye.

Il +6 del Cesena in testa alla classifica sulla Torres porta il morale alla stelle. “È una vittoria importante – chiosa Toscano a fine gara -. Quando parlo di ulteriore crescita che possono fare questi ragazzi intendo che non dobbiamo guardare alla partita precedente. Ogni partita non può essere la stessa: anche oggi però abbiamo trovato una squadra fisica e di impatto. Questo momento lo avevamo già vissuto contro lo Spal e non dovevamo fare lo stesso errore. Il primo tempo è stato simile, negli spogliatoi all’intervallo ho detto di non uscire a fine gara col rammarico e i ragazzi, su un campo difficile mettendo cuore e intensità nel secondo tempo, sono cresciuti. Un grazie va ai nostri tifosi che anche oggi ci hanno spinto alla vittoria. Peccato, la settimana prossima non li avremo. Ora non dobbiamo guardare alla classifica, pensiamo a noi e da domani alla Fermana. Servirà una prestazione importante”.

Matteo Francesconi ha segnato il suo primo gol tra i professionisti, da subentrato. “Tutti i compagni sono stati contenti per me – ha detto il centrocampista visibilmente felice -. Lo aspettavo da un po’. È la ciliegina sulla torta per quello che ho fatto e che fa la squadra. La dedica va al mio babbo che mi ha sempre indirizzato e dato i valori giusti tenendomi con la testa bassa. Pensavo di essere in fuorigioco sul velo di Corazza, poi sono corso verso la panchina per festeggiare”.

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