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Il Cesena si ritrova a 35 anni dalla vittoria del Torneo di Viareggio
Gli ex ragazzi del 1990 alla conviviale del Panathlon club Cesena

Tanti ricordi e l’affetto per aver compiuto una grande cavalcata al Torneo di Viareggio di 35 anni fa sono emersi alla serata di celebrazione del Panathlon al ristorante “La Cerina” di San Vittore.
Dionigi: “Settore giovanile, una ricchezza”
Nella conviviale organizzata per commemorare la grande impresa della formazione Primavera del Cesena, lunedì scorso, erano presenti molti giocatori dell’epoca, compreso anche il direttore d’orchestra Paolo Ammoniaci che, qualche anno prima, aveva vinto il secondo e ultimo scudetto Primavera nella storia del Cavalluccio. “La serata è stata fortemente voluta dal consigliere Stefano Ceccarelli (uno dei vincitori della Coppa Carnevale, ndr) – ha spiegato il presidente del Panathlon Dionigio Dionigi, nel saluto iniziale -. Fu un risultato eccezionale. La conferma è il pienone di questa sera. Il Cesena è famoso per l’importanza del suo settore giovanile, tale ricchezza parte da lontano secondo una politica da sempre mirata ad aggregazione e spirito di appartenenza che in Romagna sono unici. Ammiriamo la Coppa Carnevale di Viareggio vinta 35 anni fa. La manifestazione è stata l’oscar del calcio giovanile, dove era un onore essere invitati. Un alloro che si aggiunge ai due campionati Primavera, vinti da Sacchi e proprio da Ammoniaci. Ripartiamo dal passato per fare un tuffo nel futuro”.

Un solo gol subito in tutto il torneo
Nell’edizione del 1990 i bianconeri affrontarono nel proprio girone i sudamericani del Newell’s Old Boys e la Juventus. Con due successi incontrarono agli ottavi il Bologna, poi la Fiorentina in semifinale (1-1 e vittoria ai calci di rigore), per approdare poi in finalissima con il più quotato Napoli. “Subimmo un solo gol in tutto il torneo e la fase difensiva era molto forte – ricorda il mister di allora -. Quando facevamo gol la partita era chiusa. A differenza delle altre squadre noi eravamo pendolari: dopo ogni gara tornavamo a Cesena col pulmino. Eravamo tre adulti e seguire 20 ragazzi durante il carnevale non era possibile. Solo dopo la semifinale andammo a Viareggio in ritiro”. La finalissima venne trasmessa su Rai 3 e anche dalla tv privata Telemare.
Il ricordo di chi era in campo
“Nel riscaldamento della finale vidi i volti bianchi e cadaverici dei ragazzi del Napoli, schiacciati dalla forte pressione che noi non avevamo. Il nostro gruppo era nato con i ragazzi della Romagna e integrato con alcune pedine provenienti da fuori, come Zagati e Scugugia”. La finalissima venne decisa da Ulisse Masolini al 35’ del primo tempo, “in contropiede sul filtrante di Delbianco mi inserii e segnai – ricorsda oggi -. Poi tenemmo fino alla fine il risultato. La partita non fu tanto bella: eravamo rocciosi e non adoravamo prendere gol, così come farlo”. Il capitano Andrea Delbianco, da fuori quota, faceva la spola tra prima squadra e Primavera: “Giocai la semifinale con la Fiorentina dopo che il giorno prima scesi in campo a Udine in Serie A. A me e Zagati ci portò a Viareggio il mister Marcello Lippi in persona. Ricordo che andava molto veloce in auto. Nel torneo siamo cresciuti partita dopo partita e ci abbiamo creduto. Le difficoltà c’erano ma sapevamo di potercela fare. Quando si vince vuol dire che si è forti”.

Il ritrovo grazie a Ceccarelli
Gli ex giocatori presenti alla serata sono stati quindi omaggiati di una targa, con la premiazione che si è tenuta davanti alla maestosa e pesante Coppa Carnevale, con base in marmo bianco, portata dalla sede del Cesena calcio da Massimo Agostini e Marco Valentini. Un ricordo è andato a chi prese parte a quella spedizione e non è più in vita, come Elio Rodoquino (allenatore in seconda), Andrea Tombari (calciatore) e Quinto Babbi (massaggiatore), Fulvio Faedi, Alfredo Valentini, Tonino Orioli e Stelvio Camillotti, tutti ex dirigenti. A chiudere la serata la foto di gruppo con le parole dell’ex attaccante Stefano Ceccarelli, uno dei promotori della serata e del libro fotografico “Quei bravi ragazzi”: “Son stato molto contento di riunire i miei vecchi compagni di squadra. Con alcuni ogni tanto mi incontro, ma con altri era tanto tempo che non ci vedevamo. Ho raccolto 14 ragazzi. Alcuni abitano lontano da Cesena e altri non sono riusciti a venire. Questa serata è stata l’occasione giusta per ritrovarci e festeggiare”.
