Il mondo moderno con gli occhi dei burattini

Il mondo moderno raccontato con gli occhi, le mani e le braccia dei burattini e delle marionette. Dal 22 al 26 maggio a Ravenna e a Gambettola la 49esima edizione del Festival internazionale dei Burattini e delle Figure “Arrivano dal Mare!” porterà in scena 60 spettacoli e 32 compagnie provenienti da varie parti d’Italia e dall’estero (Francia, Spagna, Belgio, Danimarca, Israele, Repubblica Ceca), tre mostre, una installazione, laboratori per adulti e bambini, un corso di alta formazione, una conferenza internazionale, presentazioni di libri.

Un cartellone firmato dal Teatro del Drago, storica compagnia e Famiglia d’arte di marionettisti e burattinai che organizza il festival con il sostegno dei Comuni di Ravenna e di Gambettola, Ater Fondazione, Regione Emilia-Romagna e Ministero della Cultura.

“Un cartellone che punta sull’internazionalizzazione – ha sottolineato Roberta Colombo del Teatro del Drago –  ospitando compagnie dall’estero, e in particolare ne saranno presenti da Danimarca, Francia, Belgio, Spagna, Repubblica Ceca, e promuovendo all’attenzione degli osservatori stranieri provenienti da Lituania, Serbia, Spagna, Germania e Gran Bretagna, l’arte e la figura italiane, la tradizione siciliana dei Pupi e i linguaggi italiani contemporanei della figura”.

“Abbiamo bisogno di sentirci comunità – ha insistito Roberta Colombo – di sentirci uniti. Un primo pensiero va ai colleghi artisti che vivono in Ucraina, Russia, Palestina, Israele, Iran, Libano, e nei tanti luoghi del mondo dove la situazione politica si è molto complicata negli ultimi anni. La vita degli artisti è già molto complessa e in situazioni emergenziali lo diventa ancora di più”.

L’altra cifra di questo cartellone è la trasversalità. Il programma parla a tutti, con spettacoli dalla prima infanzia (Cat, Bird and Fish, Caro Lupo3PigsLa Sinfonia dei giocattoli) al pubblico adulto finanche “in maniera sensibile, poetica e molto leggera – ci tiene a sottolineare la direttrice artistica – una sezione “notturna” comico-erotica in seconda serata”.

Una trasversalità anche tematica. I 60 titoli in cartellone sono accomunati dal tema della fragilità umana, e attraversano i discorsi più duri, da quello sull’abuso sessuale (con una collaborazione di Linea rosa su due spettacoli) alla precarietà del lavoro, al mercato delle armi, alla diversità.

“Vedere la città attraversata dal teatro di figura, forma d’arte corale –  ha detto l’assessore alla Cultura del Comune di Ravenna Fabio Sbaraglia – permette di cogliere la possibilità straordinaria di incrociare con sguardo insolito i temi e le urgenze del nostro tempo. Questo sguardo insolito è il modo migliore per  comprendere certe dinamiche. Ciò che già è avvenuto dopo il Covid e l’alluvione, mi auguro che avvenga anche ora, ovvero affrontare le cose con l’occhio della sorpresa, spezzando l’abitudine per comprendere meglio”.

“Il teatro di figura fa ormai parte del nostro dna – ha detto la sindaca di Gambettola Letizia Bisacchi -. Il taglio internazionale del festival è arricchente, il Teatro del Drago ha portato sempre valore aggiunto al nostro territorio. Mi ha fatto piacere sentire che le tematiche sono diverse e così trasversali, portando una riflessione, importantissima in questo momento, a partire da uno spettacolo. Questo conduce ad un livello di analisi più profondo”.  

Il programma

La serata inaugurale del festival, mercoledì 22 maggio al Teatro Rasi di Ravenna (ore 21), propone in prima nazionale Edith and me (in collaborazione con Linea Rosa) il nuovo spettacolo di Yael Rasooly, artista israeliana di grande talento, per la regia di un altro grande maestro: Neville Trenter. Yael, una delle performer più intense, creative, drammatiche ed ironiche della scena internazionale del Teatro di Figura, dedica a Edith Piaf questo viaggio sul tema dell’abuso sessuale.

Il festival avrà un’anteprima a Gambettola sabato 4 maggio (ore 18) alla Stazione degli Artisti dove sarà inaugurata la mostra Tra i fili di una eredità: la collezione di burattini dei Salici-Stignani, in collaborazione con il Museo etnografico (Met) di Santarcangelo di Romagna, che rimarrà aperta fino alla fine del festival.

Al debutto, inoltre, la sezione dell’intelligenza artificiale e della robotica con gli artisti Andres Beladiez, che porta lo spettacolo-installazione scenica Artificial Intelligence e la mostra Complex Universes che esplora diversi aspetti della comunità LGTBI+; e Ugo Dahes con lo spettacolo Simple machine, che mette in scena robot organici mossi da un’intelligenza artificiale.

Il Festival dedica inoltre una sezione per adulti presentando sei lavori, con diverse tecniche del teatro di figura, di cui tre a firma femminile. Figure di donna è il tema della conferenza internazionale  (23 maggio, Biblioteca Classense, ore 10) a cura di Cariad Astles, Cristina Grazioli e Yael Rasooly. Sempre il 23 maggio a Palazzo Rasponi (ore 15) sarà presentato il podcast Le donne raccontastorie a cura della burattinaia Margherita Cennamo, con Francesca Tancini e Nader Ghazvinizad, e del libro di Giuseppina Volpicelli Piccoli personaggi grandi incanti, dedicato alla signora e maestra del Teatro di figura italiano, Maria Signorelli, in dialogo con il critico Alfonso Cipolla.

Spazio alle proposte per le scuole e le famiglie, con tanti spettacoli all’aperto e al chiuso, negli spazi della Rocca Brancaleone e dei Giardini pubblici a Ravenna, di Piazza Pertini e della Sala Fellini a Gambettola. Ma anche a workshop come il laboratorio I pupi per bambini a cura di Sara Cuticchio, figlia del maestro Mimmo Cuticchio (Museo La Casa delle marionette, Ravenna).

Da non perdere anche  Tuttatesta, performance di videoteatro (Teatro Rasi, 23 maggio ore 21) di e con Davide Calvarese, divertente, comico e grottesco affresco di una “società ordinata” turbata da un’ospite inatteso; la danza poetica contemporanea e di figura dei franco-alemanni Dirtz Theatre nello spettacolo Short stories (25 maggio, ore 18- Teatro Rasi) vincitore del Premio Effea2, European festival association, in collaborazione con il Festival golden sparkle (Serbia), Ater e Cantieri Danza e Input Festival (Croazia) e Prefaby, originale progetto visivo e sonoro con immagini e animazioni di Plata Company (Rep. Ceca). Nella performance, il pubblico incontra liberamente i temi della vita quotidiana in un condominio di cemento, simbolo del sogno di vivere nei Paesi dell’ex blocco orientale.

Completano il programma i laboratori per adulti Costruzione di una baracca pantografo all’ex macello di Gambettola a cura di Maurizio Mantani e il workshop Physical Puppet Theatre di danza e figura per professionisti; le mostre La montagna di vetro (Almagià), Meneghissima (Palazzo Rasponi), a cura di Alvise Crovato e Valerio Saccà, che ripercorre la figura della maschera simbolo di Milano e 45 anni di Teatro del Drago/Famiglia d’Arte Monticelli, a cura di Teatro del Drago (Palazzo Rasponi). L’attenzione del festival per le giovani compagnie si esplica inoltre con lo spettacolo di teatro politico Alle armi di Hombre Collettivo (24 maggio, Artificerie Almagià), che indaga il valore economico, politico e simbolico delle armi, tra teatro d’attore, d’oggetti e proiezioni.

Ospiti privilegiati del festival saranno le ragazze e i ragazzi del Corso di alta formazione Animateria, diretto da Teatro gioco vita in partnetariario con Fondazione Simonini e Teatro del Drago che saranno protagonisti anche di tre masterclass tenuti da Alain Moreau, Yeale Rasooly a Dirtz Theater.

Il gran finale della 49a edizione del Festival dei burattini e delle figure Arrivano dal Mare! sarà domenica 26 maggio, a Gambettola, con la Fish parade, festosa e variopinta parata dei pesci koinobori con i bambini e le bambine della locale scuola primaria e la partecipazione della banda di Gambettola a cura di Michele Cafaggi; e ancora, spettacoli in piazza Pertini e al Teatro comunale, e dj set all’ex Macello per una festa finale a ingresso libero.

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