Cesena
Il murales sulla cabina elettrica tiene banco in Consiglio comunale
È approdato in Consiglio comunale il disegno che da qualche settimana avvolge i muri della cabina elettrica posta all’incrocio tra le vie Mulini e Curiel. A chiedere lumi è stato il consigliere Enrico Sirotti Gaudenzi (Lega). “La cabina si trova accanto il mulino di Serravalle che risale al 15 secolo e attende da decenni di essere restaurato. Al di là del gusto estetico, pensiamo che il murales non sia in alcun modo rispetto, e anzi abbia deturpato, quella zona di particolare interesse”, ha affermato il leghista nel corso della seduta svoltasi oggi.
L’iniziativa rientra nel progetto di E-Distribuzione, società del gruppo Enel e proprietaria dell’infrastruttura, denominato ‘Energia a colori’, che coinvolge bambini e ragazzi dai 5 ai 12 anni, chiamati a raffigurare il loro concetto di energia. I disegni più originali vengono poi rappresentati su una vera cabina al fine di abbellire e rendere più colorati i quartieri di tante città italiane. Non solo i più piccoli, nel progetto sono coinvolti anche writer e artisti, che grazie al loro talento hanno trasformato centinaia di anonime cabine elettriche in vere e proprie tele per la street art.
Il contestato disegno è della cesenate Caterina Battistini, 6 anni, che ha raccontato: “Ho voluto disegnare il mare perché a me piace tanto e mi dà un senso di gioia e libertà”.
“Non c’è stato alcun coinvolgimento dell’Amministrazione comunale, anche perché si è trattato di un intervento di manutenzione ordinaria, da parte della società c’è stata solo una comunicazione informale ─ ha risposto il sindaco Enzo Lattuca ─. E-Distribuzione non era tenuta a coinvolgere la Sovrintendenza in quanto non c’era alcun vincolo sulla cabina. Per quanto riguarda il vincolo sul mulino di Serravalle, non è comunque riconducibile a un vincolo di visuale. Capisco che il disegno di Caterina possa essere lontano da una visione politica della realtà, ma a me piace”.
Anche Italia Nostra aveva criticato il murales proprio per la vicinanza con l’antico mulino, ultimo esempio di una serie di strutture alimentate da un canale, oggi interrato, che attraversava i confini della città. “In quel contesto riteniamo che quell’opera sulla cabina elettrica, con quei colori vari e molto accesi, sia assolutamente inappropriata”, è l’opinione espressa dal presidente dell’associazione Luciano Terranova.