Il nuovo bel Museo del Compito

Il museo è come un film. Non basta avere la trama ma bisogna saperla raccontare e far si che ognuno possa leggervi una storia, la sua storia.

La metafora vale anche per il Museo archeologico del Compito, che si erge al centro di un quadrante territoriale strategico per l’antropizzazione della zona e ne custodisce una moltitudine di segni.

Oggi il Museo è stato presentato nel suo nuovo allestimento a vent’anni esatti dalla nascita e a 88 anni esatti da quel lontano 1930 in cui don Giorgio Franchini, allora parroco, diede vita alla prima raccolta di materiali archeologici. Don Franchini fu il primo archeologo e il fondatore di un luogo della memoria in cui ancora oggi la comunità savignanese ritrova la propria storia, ha detto l’assessore alla Cultura di Savignano Maura Pazzaglia nel corso della cerimonia inaugurale.

E non solo quella savignanese, se è vero che esso rappresenta, come ha detto Fiamma Lenzi, responsabile per Ibc del patriminio museale regionale, un punto saldo dell’ossatura dei musei regionali per la sua antichità e ricchezza di testimonianze.

Il nuovo allestimento è stato realizzato dallo studio grafico Manzi e Zanotti con un richiamo all’idea di quinte teatrali che si aprono sulla varie teche.

Il lavoro presentato oggi, ha detto il Sindaco Filippo Giovannini, è un primo stralcio ma ne seguirà un secondo che interverrà anche sul giardino. Successivamente lasistemazione della facciate, dei tetti e del fronte per rendere il luogo più riconoscibile e accogliente.

Nel riallestimento ha avuto priorità il rinnovamento espositivo e didattico e a conferma di quest’ultimo principio è stato coinvolto nella cerimonia odierna anche il sindaco del Consiglio Comunale dei ragazzi Camilla Galieti a rappresentare le scuole, non solo di Savignano, che accedono alle attività didattiche organizzate dalla Cooperativa Koinè che gestisce il museo.

Erano presenti inoltre Monica Miari della Sovrintendenza, la funzionaria Annalisa Pozzi, Paola Sobrero, responsabile del settore Cultura del Comune di Savignano che vent’anni fa contribuì all’apertura e alcuni amministratori di allora fra i quali Stefano Bellavista e il presidente dell’istituzione Cultura Orfeo Silvagni oltre ai savignanesi Carlo Clari e Mauro Fabbri che molto contribuirono alla storia del museo. Presente infine don Vittorio Mancini, parroco di San Giovanni in Compito e un folto pubblico.