Il Papa è arrivato a Panama per la Gmg. I giovani non finiscono di stupire, italiani compresi

Il clima, in tutti i sensi, qua a Panama si va riscaldando. Oggi è arrivato, nel pomeriggio, papa Francesco. E’ stato accolto dal presidente del Panama, Juan Carlos Varela, accompagnato dalla moglie. Poi il giro con la papamobile, fino alla nunziatura dove Francesco ora riposa.

I giovani da oltre 150 Paesi del mondo stanno invadendo la capitale. Ovunque è un tripudio di bandiere, di gruppi di ragazzi, di canti, di feste improvvisate. E’ un popolo festoso e gioioso quello che invade centri commerciali, negozi e pub e cammina per chilometri lungo le avenida ortogonali della city. Lo skyline è mozzafiato, ma non mancano le baracche vicino ai grattacieli che svettano ovunque. 

La vita è cara nella capitale. La benzina costa poco, tra 0,65 e 0,70 dollari al litro. Ma il resto non sembra a buon mercato. I prezzi degli hotel, per la Gmg, sono andati alle stelle. Prendere o lasciare, se si vuole stare qui a seguire non solo Francesco, ma anche questa invasione pacifica di giovani che non finisce mai di stupire, nonostante l’avvento di internet, degli smartphone e dei social che hanno mutato il nostro modo di vivere.

La moda dei selfie è invasiva. Ovunque spuntano cellulari di ultima generazione. Eppure anche alle dieci di sera c’è chi fa la fila per confessarsi e chi sta in adorazione davanti a Gesù Eucaristia. Al Parco della gioventù (Parque de la Juventud) c’è movimento anche in serata. I giovani sono ancora a migliaia, nonostante la stanchezza di giornate vissute a mille all’ora. C’è chi canta, chi balla, chi si conosce, chi scherza, chi ascolta un concerto. A sorpresa spuntano i The Sun che calamitano subito l’attenzione degli italiani e poi, cantando in spagnolo, si accattivano le simpatie anche di tanti altri che si uniscono alla festa.

Sono centinaia gli artisti che scenderanno in pista in queste giornate panamensi. I palchi maggiori allestiti sono otto e gli eventi molto numerosi. C’è solo l’imbarazzo della scelta. E’ un’altra Gmg, quella che nessuno racconta. Come nessuno narra dei giovanotti che si inginocchiano davanti al Santissimo (foto sotto) o fanno la fila, di sera, per pregare. Pare impossibile, eppure accade. Queste sono le storie delle Gmg, un miracolo che prosegue negli anni, ma che i grandi network non raccontano.