Cesenatico
Il piccolo Mose che protegge il centro città dalle alluvioni da terra
Anche Cesenatico ha il suo (piccolo) Mose, una barriera che la protegge dall’acqua in eccesso che arriva dall’entroterra. E, come il Mose della laguna veneta, le sue paratoie sono adagiate sul fondo e si sollevano quando servono. Questo sistema si trova al ponte del Gatto, al termine della via Cesenatico poco prima della ferrovia ed è una cosa molto diversa dalle Porte Vinciane a mare.
Progettista per il Consorzio di Bonifica è stato l’ingegner Daniele Domenichini, ora in pensione ma comunque attivo come consulente e tecnico esperto. “Quando abbiamo progettato le paratoie al Ponte del Gatto – esordisce Domenichini – abbiamo dovuto tener conto di una serie di fattori. L’esigenza di una riorganizzazione idrica del territorio era divenuta impellente dopo l’alluvione del 1996. Cesenatico aveva un doppio problema: il primo, quello degli allagamenti dovuti all’ingressione marina, durante le mareggiate, lungo il canale. Non va dimenticato che in 50 anni il livello della città è calato di 1,20 metri a causa della subsidenza. Tale rischio è stato quasi azzerato grazie alle Porte Vinciane che sbarrano le onde all’altezza della Capitaneria. Ma, una volta chiuse le Porte, si prospettava un secondo problema: come far defluire a mare tutta l’acqua proveniente da terra nel caso di forti piogge”.
Infatti può verificarsi questa situazione: in vista di una mareggiata il sindaco, dopo il confronto con il tavolo operativo, decide la chiusura delle Porte. Ma se, allo stesso tempo, sono in atto forti piogge nell’entroterra, il Portocanale non riesce a scaricare a mare tutta l’acqua proveniente da monte. Questo perché le idrovore che pompano acqua da monte delle Porte Vinciane a mare, hanno una capacità limitata rispetto a tutta l’acqua che arriva dal Cesenate.
“Ecco allora – precisa Domenichini – che con le Vinciane chiuse e piogge intense a monte, le paratoie del Ponte del Gatto vengono sollevate e così il centro storico (leggasi Portocanale, ndr) di Cesenatico è isolato sia da mare che da monte. L’acqua viene deviata a sinistra, verso il canale Fossatone che arriva al canale Tagliata, nell’omonima località, e qui l’acqua può sfogare a mare”.
Un equilibrio molto complesso che, seppur in dimensioni ridotte, è complicato da gestire. Tanti sono i fattori da tenere in considerazione: in primo luogo le previsioni meteo per la chiusura delle Vinciane in quanto si devono sbarrare prima dell’arrivo della mareggiata. Poi la presenza di natanti in mare e l’impossibilità dei pescherecci di uscire per la pesca. Occorre valutare quanta pioggia arriva dalla Centuriazione e capire se le idrovore alle Porte Vinciane sono sufficienti a tenere a livello in Portocanale oppure no.
“È un sistema complicato, è vero. Abbiamo progettato le paratoie al Ponte del Gatto nel modo più semplice possibile: sono adagiate sul fondo e si alzano tramite catene con un sistema oleodinamico e vi è un sistema di pulizia con getti a pressione per togliere la sabbia e permetterne il funzionamento sempre, senza particolari oneri di manutenzione” conclude l’ingegnere.