Dall'Italia
Il presidente Mattarella in visita a Forlì
Il Capo dello Stato si è presentato in anticipo all’Istituto tecnico Saffi-Alberti di Forlì, dov’era atteso alle 16 per la cerimonia ufficiale di apertura dell’anno scolastico. Con lui anche il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara.
Appena arrivato Mattarella e si è subito intrattenuto con il direttore dell’ufficio scolastico regionale Stefano Versari, poi si è diretto all’interno della scuola per una visita ad alcuni laboratori dell’istituto.
Tra le autorità presenti, oltre al sindaco di Forlì Gian Luca Zattini, al sindaco di Cesena e presidente della Provincia Enzo Lattuca e alla vice presidente della regione Irene Priolo, anche il vescovo di Forlì-Bertinoro Livio Corazza.
È stato lo stesso Mattarella a scegliere Forlì per la cerimonia di apertura dell’anno scolastico.
Dalle 16,35 inizierà da Forlì la diretta dell’evento “Tutti a scuola” su Rai1.
All’inizio della diretta, dal palco, Flavio Insinna ha lanciato un applauso al territorio colpito dal terremoto.
È seguita poi l’esibizione musicale di Malika Ayane.
L’intervento del presidente Sergio Mattarella è atteso per le 18-18,30.
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Di seguito, la fotogallery a cura di Sandra e Urbano (Cesena)
httpss://www.flickr.com/photos/corrierecesenate/albums/72177720311311924
Sforando di quasi quindici minuti sul tempo della diretta (che doveva terminare alle 18,45 e invece è proseguita oltre le 19) il presidente Sergio Mattarella ha tenuto un discorso affettuoso e potente verso la Romagna, i giovani e il Paese.
Citando Platone, Omero e Maria Montessori il presidente Sergio Mattarella a Forlì ha toccato nel suo discorso i temi più importanti sulla scuola: il suo compito di educazione all’inclusione (“le nostre classi sono frequentate da circa 800.000 migranti o figli di migranti, che studiano da italiani, apprendono la nostra cultura e i nostri valori, dal loro positivo inserimento può dipendere parte importante del futuro dell’Italia), il rapporto famiglie e insegnanti (quando i genitori mettono in discussione gli insegnanti, non si rendono conto di danneggiare i propri figli”), la necessità degli investimenti (“dobbiamo investire sui giovani che sono il futuro, mettere in sicurezza le scuole, potenziare l’alternanza scuola lavoro, colmare il divario tra i territori), sottolineando il valore dei docenti di sostegno e in generale degli insegnanti (“aumentare lo stipendio dei docenti”, “Il Pnrr ha messo risorse nella scuola”), il suo ruolo strategico in un Paese democratico.
All’inizio del suo appassionato intervento, rivolto prima di tutto ai circa mille studenti che lo stavano ascoltando, il presidente della Repubblica ha ribadito alla Romagna la sua vicinanza. Nonostante l’alluvione devastante di maggio e i danni agli edifici (gli ultimi anche questa mattina a causa del terremoto che ha colpito una località romagnola) la scuola è ripartita, “un segno di forte e concreto di tenacia e resistenza”.
“I tanti volontari, provenienti da tutta Italia, soprattutto ragazzi e ragazze, hanno impugnato scope, secchi e palette per dimostrare che dai problemi di esce tutti insieme”.
Il Capo dello Stato ha concluso dicendo: “Dobbiamo credere nei giovani, puntare su di loro, la scuola siete voi, la scuola è il vostro cammino di libertà”