Dall'Italia
Il punto sull’economia a fine 2024. Per Forlì-Cesena si prevede una crescita dell’1,1 per cento
I dati della Camera di commercio. Secondo Prometeia le previsioni per il 2024 indicano nel corso dell’anno un andamento in recupero del valore aggiunto
A fine 2024 l’Osservatorio economico e sociale della Camera di commercio della Romagna diffonde i dati aggiornati relativi al territorio Romagna, con focus sulla provincia di Forlì-Cesena, dove si rilevano indicatori negativi e positivi.
Il contesto generale e lo scenario
Nonostante il periodo davvero complesso che stiamo attraversando, caratterizzato da elevate tensioni geopolitiche che rischiano di sconvolgere i mercati energetici e le catene di approvvigionamento, secondo l’ultimo Economic Outlook dell’Ocse, l’economia globale rimarrà resiliente.
In questo contesto, le principali fonti rilevano che l’economia italiana è in rallentamento.
È infatti elevata l’incertezza sul Pil italiano nel 4° trimestre, dopo lo stop nel 3°: da un lato, la fiducia è bassa, l’industria in crisi, l’export debole, l’Eurozona fiacca; dall’altro al rialzo: il trend di crescita del turismo e dei servizi, il proseguimento del calo dei tassi, l’inflazione ridotta, l’attuazione del Pnrr. Le prospettive di crescita rischiano quindi di essere frenate da alcuni ostacoli strutturali.
Secondo le ultime stime di Prometeia (ottobre 2024) la crescita dell’economia mondiale (PIL) si attesterà intorno al 3,2% nel 2024 e al 2,9% nel 2025, nell’area euro la crescita è prevista intorno allo 0,7% nel 2024 e all’1,0% nel 2025 mentre in Italia è stimata per lo 0,8% sia nel 2024 sia nel 2025.
Le parole di Carlo Battistini, presidente della Camera di Commercio della Romagna
“Dopo due anni brillanti post covid, il 2024 è stato un anno complesso con diffuse criticità, ma si chiude comunque complessivamente con un segno positivo. Nei nostri territori le imprese sono resilienti, solide e basate sull’economia reale, ma si trovano sempre più coinvolte dalla frammentazione geopolitica che sta sostituendo la globalizzazione. Oggi si devono fare scelte importanti in uno scenario di veloce trasformazione digitale ed estremamente competitivo in termini di innovazione – commenta Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna –. In questo contesto, è essenziale che le imprese riescano ad aumentare il valore delle produzioni e quindi la produttività, e per riuscire a farlo devono investire in modo deciso in termini di innovazione e nuove tecnologie, ma anche saper creare aggregazioni e progetti comuni, in particolare per le Pmi. Tutto ciò mette al centro anche il capitale umano e richiede talenti e competenze che le imprese devono imparare a trattenere e ad attrarre. Dal canto suo la politica deve essere più efficace sui temi cruciali a partire da quello di una semplificazione profonda e costante e anche di una vera strategia industriale di lungo respiro”.
I dati aggiornati della provincia di Forlì-Cesena
Il periodo di analisi è stato caratterizzato dai seguenti trend:
- sostanziale stabilità delle sedi di impresa e localizzazioni, con livelli comunque elevati di imprenditorialità
- diminuzione delle start-up innovative
- problematiche strutturali e congiunturali nel settore agricolo, aggravate dalle intense piogge autunnali e dai fenomeni alluvionali del mese di settembre, con danni alle strutture produttive delle varietà frutticole autunnali alle colture in semina
- variabili congiunturali negative del Manifatturiero, sia nel trimestre di riferimento sia nella media annuale
- calo del volume d’affari nelle Costruzioni, in buona parte dovuto alla rimodulazione e alla riduzione del Superbonus fiscale
- vendite stabili del Commercio al dettaglio, in un contesto strutturalmente difficile
- aumento delle esportazioni
- incremento degli arrivi e delle presenze turistiche (rispetto ad un difficile 2023)
- stabilità per la struttura anagrafica dell’Artigianato
- riduzione delle Cooperative, dovuto principalmente a fattori normativi ed interventi di scioglimento ministeriali
- aumento del tasso di occupazione
- calo del tasso di disoccupazione, con una diminuzione degli inattivi
- ma crescita delle ore autorizzate di Cig, con una forte impennata di quella straordinaria
- calo dei prestiti e depositi; aumento degli investimenti nei fondi comuni e titoli di Stato.
Secondo gli Scenari Prometeia, aggiornati ad ottobre 2024, al netto delle incognite dovute alle dinamiche economiche e geopolitiche internazionali, le previsioni per il 2024 indicano però nel corso dell’anno un andamento in recupero del valore aggiunto, pur in calo rispetto alle precedenti stime di luglio, che dovrebbe attestarsi intorno all’1,1% (+1,1% anche per Emilia-Romagna, +1,0% per l’Italia), previsioni valide anche per l’area della Romagna.
I dati aggiornati della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini
In un contesto internazionale e generale decisamente complesso e incerto, a fine 2024 il sistema economico dell’area Romagna Forlì-Cesena e Rimini ha fatto rilevare diffusi segnali difficoltà e alcuni segnali positivi.
Il periodo di analisi è stato caratterizzato da:
- sostanziale stabilità delle imprese attive e lieve aumento delle localizzazioni
- livelli che si confermano comunque elevati di imprenditorialità
- crescita del tasso di occupazione
- calo del tasso di disoccupazione
- deciso incremento delle ore autorizzate di Cassa integrazione
- calo della produzione industriale
- diminuzione delle esportazioni
- aumento delle presenze turistiche