Valle Savio
“Il regalo più grande? L’abbraccio che ci daremo”
Una laurea alla “Bocconi” di Milano in Economia aziendale e internazionale, una vita in pienezza tra viaggi, amicizie forti e un lavoro di consulenza per progetti in Paesi in via di sviluppo. E insieme, la certezza dell’abbraccio della famiglia e degli amici di sempre, a Sarsina. Cos’altro per la gioia e realizzazione personale di Benedetta Bernabini, 24enne di Sarsina da sette anni adottata dalla city? Quel ‘qual cosa’ è stato quel ‘momento’ del tutto particolare che l’ha vista laurearsi giovedì scorso 16 aprile e che completa il suo percorso universitario con la magistrale di Management of governament and international organization (Gestione delle istituzioni pubbliche e organizzazioni internazionali).
Ferma a Milano dal 23 febbraio, sola nell’appartamento condiviso con coinquiline che sono tornate alle città native prima del lock down, citofono staccato, abito dell’occasione, Benedetta ha trasformato la postazione di lavoro in piccola aula universitaria, con libri e appunti, pc. “Mai avrei pensato di vivere questo momento del tutto sola, con la mia famiglia in collegamento ‘ballerino’ da Sarsina – ci racconta Benedetta raggiunta al telefono – ma sono stata comunque contenta anche così. Mi sento fortunata, è stato un bel traguardo raggiunto a compimento di questi mesi impegnativi vissuti in una Milano come trasformata dall’emergenza sanitaria. Provengo da una famiglia unita e numerosa, per lavoro e per svago viaggio tanto e questo mi porta ad avere tanti amici sparsi in diversi Paesi del mondo. Trovarmi sola è stato il culmine di una soddisfazione personale in questa quarantena”.
Distanti, ma vicini: l’approccio alla discussione della tesi on line, con Benedetta sola nel soggiorno di casa, in collegamento con i professori universitari, “ha umanizzato l’emozione e reso il momento, da impostato com’è, a familiare – sottolinea Benedetta –. Professori e io eravamo ‘sulla stessa barca’, tra prova microfoni e videocamera e la condivisione del racconto delle reciproche giornate. Ecco, le distanze si sono accorciate e tutto è diventato più semplice. Mi sono sentita arricchita anche di questo. E quando ci potremo incontrare fisicamente, professori e compagni di studio, sarà emozionante raccontarci quanto vissuto così intensamente”.
Tanti gli amici e i colleghi che hanno seguito con affetto Benedetta per la conclusione del suo percorso di studio. A Sarsina c’erano i genitori Giampaolo e Nicoletta, insieme ai fratelli Francesco e Anastasia, i nonni, gli zii e i tanti amici: “Ho amici a Londra e in Francia. Ho vissuto un anno a San Diego, negli Usa: una parte del mio cuore è lì. Anche con loro ho condiviso a distanza la gioia della laurea”.
E il giorno dopo, cosa regalarsi in una Milano ferma da Coronavirus? “Sono in ottima salute, ho la fortuna di avere tanti affetti e tutto quanto può desiderare una ragazza della mia età – sottolinea Benedetta -. In un circolo di riconoscenza e dono, mi sono ‘regalata’ la prima donazione di sangue, fatta proprio ieri mattina, venerdì. Ai tanti che in vario modo mi hanno dimostrato tanto affetto, ho chiesto di non ricevere regali. Il mio regalo di laurea, per me e per tutti, è di poterci incontrare appena sarà possibile. Ecco, il regalo più grande sarà di tornare alle persone che mi vogliono bene. Quell’abbraccio sarà una nuova, grande e preziosa conferma del bene che ci vogliamo”.