Il ricordo del kaiser Franz Beckenbauer

Da ieri il mondo del calcio ha una stella in più in cielo. La notizia è stata divulgata solo ieri sera ma domenica scorsa 7 gennaio, a Salisburgo, è morto a 78 anni per un male incurabile uno dei più grandi calciatori della storia del calcio: Franz Beckenbauer. Nato a Monaco di Baviera l’11 settembre 1945, giocò come difensore, venendo soprannominato “Kaiser” e crescendo calcisticamente nel club della sua città, il Bayern Monaco. Lì esordì in prima squadra nel 1964 e vi rimase fino al 1977, realizzando in tutte le competizioni 74 gol in 582 partite e vincendo tutto il possibile: 4 campionati tedeschi nelle stagioni 1968-1969/1971-1972/1972-1973/1973-1974, 4 Coppe di Germania nelle stagioni 1965-1966/1966-1967/1968-1969/1970-1971, 3 Coppe dei Campioni nelle stagioni 1973-1974/1974-1975/1975-1976, 1 Coppa delle Coppe nel 1966-1967 e 1 Coppa Intercontinentale nel 1976.

Dal 1977 al 1980 e nel 1983 giocò negli Stati Uniti per i New York Cosmos, dove mise a segno 21 reti in 109 partite e dove vinse tre campionati nordamericani nel 1977-1978, 1978-1979 e 1979-1980. Tra le due esperienze nella “Grande Mela” un ritorno a casa nell’Amburgo dal 1980 al 1982, con 38 partite, nessun gol segnato, ma un altro campionato tedesco vinto nel 1981-1982.

Con la Germania Ovest giocò dal 1965 al 1977, disputando 103 partite, mettendo a segno 14 marcature e vincendo un Europeo nel 1972 e un Mondiale nel 1974. Leggendario un episodio della sua carriera avvenuto all’interno di una partita altrettanto leggendaria, la semifinale dei Mondiali di Messico 1970 Italia-Germania Ovest 4-3 dopo i tempi supplementari del 17 giugno 1970. Durante uno scontro di gioco con Pierluigi Cera, Beckenbauer si lussò una spalla e, siccome il ct tedesco Helmut Schon aveva già esaurito i cambi, decise di giocare i rimanenti 25 minuti dei tempi regolamentari e tutti i supplementari con un braccio fasciato.

La sua carriera da calciatore è stata impreziosita dalla conquista del Pallone d’oro nel 1972 e nel 1976. Appesi gli scarpini al chiodo nel 1983, intraprese un’ottima carriera anche da allenatore, guidando la Germania Ovest dal 1984 al 1990, il Marsiglia nel 1990 e il Bayern Monaco nel 1994 e nel 1996. Da mister vinse un Mondiale con la Germania Ovest nel 1990, una Bundesliga con il Bayern Monaco nel 1993-1994 e una Coppa Uefa sempre con i bavaresi nel 1995-1996. Terminata anche la carriera da allenatore, fu dirigente per il Bayern Monaco, la Federcalcio tedesca e la FIFA con diversi incarichi.

Beckenbauer è detentore di diversi record. Per prima cosa è uno dei 3 difensori ad aver vinto il Pallone d’oro, assieme a Matthias Sammer e a Fabio Cannavaro. Poi è anche uno dei 12 calciatori ad aver vinto la Coppa dei Campioni/Champions League e i Mondiali nella stessa stagione assieme a Paul Breitner, Uli Hoeness, Jupp Kapellmann, Sepp Maier, Gerd Muller, Hans-Georg Schwarzenbeck, Christian Karembeu, Roberto Carlos, Sami Khedira, Raphael Varane e Julian Alvarez. Inoltre ha vinto la Bundesliga sia da calciatore che da allenatore, insieme ad altri 5 uomini di calcio: Jupp Heynckes, Felix Magath, Helmut Benthaus, Matthias Sammer e Thomas Schaaf. Infine è uno dei 3 esseri umani ad aver vinto il Mondiale sempre sia da calciatore che da allenatore insieme a Mario Zagallo e Didier Deschamps.

Per una coincidenza, Zagallo è morto due giorni prima proprio di Beckenbauer. Franz Beckenbauer sarà sempre ricordato per il contributo importantissimo che ha lasciato al calcio e per il carattere indomabile che gli ha permesso di non abbattersi sia nei confronti dei vari infortuni calcistici he soprattutto della malattia che l’ha portato via per sempre.