Il ritorno dell’oratorio estivo di Torre del Moro

Torre del Moro stop and go. Sono stati una sessantina i ragazzi – dalla prima elementare alla terza media, con partecipanti dalle vicine Pievesestina e Diegaro – che hanno animato l’oratorio estivo, guidato da una quindicina di animatori, di cui tre adolescenti aderenti al progetto del Comune “Estate attivi”.

Sospeso negli anni del Covid, è ripreso quest’anno il 12 giugno e si è concluso il 30: ogni mattina dalle 7,45 alle 13 – e il lunedì e venerdì con il pranzo servito gratuitamente preparato da Lucia e Raffaella – i bambini venivano accolti dai nonni Mirella e Loris, «in modo da dare la possibilità alle famiglie di lasciare i figli in sicurezza e andare al lavoro». Così descrive l’esperienza Marta Speroni di Torre del Moro, tra i promotori dell’oratorio in parrocchia.

Filo conduttore dell’oratorio è stato il romanzo “Il Piccolo Principe”: la mattina iniziava con la preghiera in chiesa guidata dal parroco don Paolo Foschi. Il sacerdote presentava le attività del giorno che proseguivano con approfondimenti ispirati alla storia del romanzo, tra laboratori artistici e di piccolo artigianato, giochi e uscite. «È stato molto il tempo dedicato ad attività educative e al gioco insieme, prezioso per consolidare e rafforzare l’amicizia tra i ragazzi», sottolinea Marta.

Tre le uscite: a Sant’Agata Feltria, con la visita al castello. «Tra storie e racconti, la guida ha inserito la storia del Piccolo Principe», sottolinea l’educatrice. Un’uscita è stata alla piscina del Club ippodromo e una all’Oltremare a Riccione: «I ragazzi sono stati incantati dallo spettacolo dei delfini, dal volo dei rapaci e dallo spettacolo dei pappagalli. Ci siamo spostati utilizzando il più possibile i mezzi pubblici: treno e autobus di linea. Anche per limitare le spese», prosegue. Dieci euro a settimana il costo di iscrizione, «con attenzione a non gravare tanto sulle famiglie», sottolinea la signora.

«Proposta ai catechisti a maggio, la ripresa dell’oratorio estivo è stato desiderata con l’intenzione di dare continuità al lavoro educativo dell’anno – prosegue Marta -. Facendo vivere i bambini questo tempo di estate insieme, approfondire l’amicizia con loro. Dando loro testimonianza che la Chiesa è il posto giusto dove vivere l’amicizia. Lì, dove c’è Gesù. La Provvidenza invocata da don Paolo, ha risposto e dato frutti abbondanti».

«Sono contenta e grata – conclude Marta -. Abbiamo gustato la bellezza di questa avventura, di questa amicizia dove al centro c’è Gesù. È lui che fa. Sono grata alle tante persone che si sono coinvolte: nella responsabilità dell’oratorio e dei ragazzi che vi hanno partecipato, ci siamo conosciuti meglio ed è stato un momento prezioso di confronto, condivisione e comunione fra noi. Di autentica comunità».