Il secondo giorno della Novena. “Era già tutto previsto”

“Era già tutto previsto..” recitava così il titolo di una canzone di Riccardo Cocciante. Tanti secoli prima i profeti, uomini chiamati da Dio ad avvisare attraverso i loro versi, proclami, suppliche, carmi o altro che il Messia doveva venire. Che Dio aveva scelto tra tutte le nazioni, stati, tra tutti i popoli Israele; dallo stato più piccolo verrà il Figlio di Dio e Dio stesso.

I profeti, chi li ha mai ascoltati? Anzi.. Scrittori, urlatori, visionari, presi da ogni specie di etnia, di lavoro, di tribù, sposati e non, ricchi o poveri e quasi tutti hanno fatto una brutta fine o giù di lì. Allora, metto la statuina (nel mio presepe virtuale) di Isaia, o Geremia o Michea, forse tra i più famosi o conosciuti, mentre proclamano:

“Ecco la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele” (Is 7,13-14).

“Ecco verranno giorni – dice il Signore – nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto, che regnerà da vero ree sarà saggio ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra” (Ger 23, 5). 

“E tu, Betlemme di Efrata, così piccola per essere fra i villaggi di Giuda, da te uscirà per me colui che deve essere il dominatore in Israele; le sue origini sono dall’antichità dai giorni più remoti (Mic 5,1).

I profeti di Dio non predicono il futuro, quelli sono cartomanti, negromanti, sensitivi, visionari e i ciarlatani di oggi, profeti del nulla, quelli che “raggirano” la gente credulona, semplice e sciocca allo stesso tempo. I profeti di Dio sono come papa Francesco ad esempio, che tutti sentono ma pochi ascoltano

Lasciamoci insegnare da Dio che ci parla ancora oggi, nel Terzo millennio attraverso uomini e donne di Dio.