Il sindacato di Polizia: “Seggi nelle scuole, non sacrificare alcuni diritti a favore di altri”

L'intervento di Michele Fratellanza, segretario generale provinciale Siap su interruzione della didattica, poliziotti nei seggi e dignità dei lavoratori

Michele Fratellanza

“Le elezioni sono un pilastro della democrazia, un’opportunità imprescindibile per assicurare la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. Tuttavia, ogni tornata elettorale porta con sé una serie di difficoltà che spesso vengono trascurate, ma che impattano pesantemente sulla quotidianità di studenti, famiglie e lavoratori, mettendo a dura prova servizi essenziali come l’istruzione e la sicurezza”. A dirlo è Michele Fratellanza, segretario generale provinciale del Siap (Sindacato italiano appartenenti Polizia).

“Perché interrompere la didattica?”

Secondo Fratellanza “uno degli effetti collaterali delle elezioni è l’utilizzo delle scuole come seggi elettorali, che comporta la chiusura degli istituti per due giorni consecutivi. Un disagio che pesa su studenti e famiglie, sottraendo tempo prezioso alla formazione scolastica già messa a dura prova da numerosi altri fattori”. Per il segretario Siap “la democrazia va difesa in ogni circostanza, ma è fondamentale garantire anche tutti gli altri diritti fondamentali, senza sacrificare quelli legati all’istruzione. Chiudere le scuole per le elezioni significa interrompere l’attività didattica, sottraendo tempo prezioso ai ragazzi. Perché non considerare l’utilizzo di altre strutture, come le sale comunali?”

“Pattuglia impegnata sulla A14 dirottata a Longiano”

Le difficoltà per Fratellanza non finiscono qui: “Quando il personale di polizia è impegnato a sorvegliare i seggi, garantire una copertura efficace su tutto il territorio diventa molto complesso, mettendo sotto pressione le forze di polizia e l’intero sistema di sicurezza”. Un esempio di attualità: “Durante il recente weekend elettorale, la gestione di un tragico incidente mortale a Longiano ha richiesto il dirottamento di una pattuglia della Polizia stradale, di norma impegnata sulla A14, verso la viabilità ordinaria. Questo ha comportato una grave carenza di sorveglianza su una delle autostrade più trafficate e cruciali del Paese. Questo episodio evidenzia due criticità: da un lato, il rischio di lasciare scoperte ampie aree della rete stradale provinciale, dall’altro, il pericolo di compromettere la sicurezza lungo l’autostrada, in un contesto già delicato, come quello delle elezioni, che richiede una vigilanza intensificata su seggi e obiettivi sensibili. È dunque evidente che una pianificazione più efficace delle risorse sarebbe fondamentale per garantire la sicurezza senza sacrificare altre esigenze vitali”. Fratellanza rileva anche buone pratiche: “Il modello adottato dalla Questura e dal Commissariato di Cesena ha dimostrato come sia possibile garantire sicurezza su tutto il territorio, mantenendo attive le pattuglie e assicurando una costante attività di prevenzione e contrasto ai reati. Questo dimostra che una pianificazione attenta e coordinata può fare la differenza anche in situazioni difficili.”

“Tutelare la dignità dei lavoratori”

Il sindacato di Polizia sottolinea anche alcune difficoltà vissute dagli agenti impegnati nei seggi: “Alcuni colleghi si sono trovati a lavorare in locali freddi e privi di riscaldamento, poiché durante il fine settimana le scuole non attivano gli impianti. Ancora una volta, le condizioni organizzative non tutelano adeguatamente la dignità dei lavoratori”. Il Siap “invita a un riequilibrio delle priorità: il sistema attuale non può più permettersi di sacrificare alcuni diritti a favore di altri. Difendere il diritto di voto è fondamentale, ma questo deve significare anche proteggere i diritti all’istruzione e alla sicurezza. È necessario trovare un equilibrio che rispetti tutti i diritti costituzionali.” In un contesto già sotto pressione per la carenza di personale, le elezioni rischiano di mettere in luce ancora di più le difficoltà strutturali delle forze di polizia, diventando un ulteriore fattore di stress per i servizi essenziali. La democrazia dovrebbe essere un processo che rafforza tutti i diritti, non un gioco in cui alcuni prevalgono a discapito di altri”.