Cesena
Il tour virtuale tra i cantieri di Cesena
Da oggi tutti virtuali umarel. Per controllare la progressione dei cantieri cittadini non sarà però necessario affacciarsi sullo scavo di turno e sopportare il solleone africano.
Basterà invece accendere il pc e cercare il portale Cesenasara.it che si legge Cesenasarà ma per note ragioni l’url non porta l’accento.
Con un click si apriranno davanti agli occhi una serie di puntatori corrispondenti ai più importanti dei 59 cantieri in corso a Cesena, per i quali durante l’amministrazione Lattuca sono stati investiti 89 milioni di euro, di cui 66 milioni da Pnrr (distribuiti su 16 cantieri) e quasi 23 milioni da finanziamenti comunali (distribuiti su 43 cantieri).
Una cifra importante, hanno sottolineato il sindaco Enzo Lattuca e il vicesindaco Christian Castorri stamane in conferenza stampa, confrontando i numeri con il volume del piano triennale delle opere pubbliche 2024/2026 che ammonta a 106 milioni di cui 100 da investire nei soli primi due anni.
“Cifre che da quando è in vigore l’euro non si sono mai viste” ha detto il vicesindaco Castorri.
Il portale (creato dalle ditte Neoproject di Andrea Bernabini e Webra) non li segnala tutti ma certamente indica quelli strategici per l’Amministrazione comunale. Complessivamente sono 33 i progetti in fase di realizzazione raccontati in Cesena Sarà, finanziati per 59.788.416,79 euro da risorse Pnrr, per 37.040.673,92 euro da risorse comunali e 35.265.078,00 euro da risorse ministeriali e regionali per un totale di 132.094.168,71 euro. Sono invece 16 i cantieri previsti in città (alcuni dei quali già all’attivo).
Tra questi, quelli che riguardano la nuova autostazione, palazzo Roverella, l’Emporio solidale con annessa stazione di posta, la pista di atletica leggera, il centro sportivo di Villachiaviche, le scuole di Viale della Resistenza e media “Anna Frank”, ma anche la mensa della scuola “Carducci”, il nido e mensa di Villachiaviche, il nido di San Vittore e il polo scolastico dell’Osservanza.
“Il portale offre una rappresentazione importante di questa stagione amministrativa – ha detto il sindaco Lattuca – condensata nel brand CesenaSarà. Il futuro in cantiere, ideato nel 2023 in vista di un periodo fortemente connotato dalla messa a terra dei cantieri legati al Pnrr”.
Il portale consentirà di effettuare una sorta di tour tra tutti i progettiche l’amministrazione comunale sta portando avanti, quelli che devono essere completati, quelli in uno stato avanzato di attuazione o, nel caso di progetti infrastrutturali, quelli che appunto presentano un cantiere avviato.
L’aggiornamento sarà trimestrale e per ogni progetto – anche digitale – viene indicato l’ente esecutore, l’importo investito e la fine lavori.
Il punto di vista che appare al cittadino che si affaccia alla home di Cesenasara.it è quello del palazzo comunale e quindi il focus è puntato su piazza del Popolo. Da li lo sguardo si può allargare a seconda dei personali interessi o dei soggettivi bisogni informativi. Si può per esempio visitare la pagina contenente i principali progetti realizzati nel periodo di programmazione 2014-2020 (ampliamento della Biblioteca Malatestiana, Casa Bufalini, Cambiamo Marcia e Rigenerazione delle tre piazze) con video-interviste e relativo tour virtuale.
Il potenziale del Pnrr è stato completamente utilizzato dall’Amministrazione Comunale di Cesena?
“Si – risponde il sindaco -. Ci sono stati casi in cui non avevamo i requisiti per accedere ai fondi, per esempio nel caso dell’intercettazione di fondi per istituire fonti da energia pulita. Servivano almeno 100 mila abitanti e il requisito di città altamente inquinata che Cesena non aveva. Non abbiamo potuto cogliere quel finanziamento. È avvenuto in altri casi, ma si tratta di una minoranza. Rispetto ai progetti lanciati pensando a coperture totali da Pnrr, abbiamo dovuto rivedere poi i prezzi al rialzo con il passare dei mesi. Questo ha comportato una integrazione di circa 8 milioni di fondi comunali per non perdere il plafond di finanziamenti pubblici, e per poterlo impiegare nei tempi stretti che erano richiesti”.