Cesena
Il vescovo Douglas all’Orogel: “Siamo fatti a immagine di Dio”
"Il tratto caratteristico di Dio è l'amore", ha proseguito il presule. Bruno Piraccini ha consegnato i frutti di una raccolta interna: 15 mila euro
Monsignor Regattieri ha presieduto la Messa nell’antivigilia del Natale. La liturgia è stata trasmessa in diretta su TeleRomagna
Centinaia di persone alla Messa presieduta da monsignor Regattieri
Tanti i dipendenti, amministratori e dirigenti alla Messa negli spazi di Orogel, a Pievesestina. Oggi pomeriggio, come ormai da tradizione consolidata, il vescovo Douglas Regattieri ha presieduto l’Eucaristia nell’antivigilia del Natale. Con lui hanno concelebrato il parroco don Marco Prada e don Samson Asadu. Sull’altare anche il diacono Massimo Brunelli. La Messa è stata trasmessa in diretta su TeleRomagna.
Al termine della Messa, animata dal coro parrocchiale con innesti del coro diocesano “Alma canta” e diretto da Andrea Ugolini, il presidente del gruppo Orogel, Bruno Piraccini, ha consegnato al vescovo un’offerta di 15 mila euro, frutto di una raccolta attuata in azienda tra tutti i dipendenti e i collaboratori. Inoltre al vescovo sono stati donati diversi buoni spesa Orogel da utilizzare presso lo spaccio aziendale, secondo le necessità e le richieste che riterrà più opportune.
Le parole del vescovo all’omelia: “La diversità non è un ostacolo, ma è una ricchezza”
Nell’omelia il vescovo parlato della scelta del nome e delle discussioni in merito che nascono nelle famiglie. Così accadde per Giovanni battista. “Il nome ci distingue – ha sottolineato monsignor Regattieri -. Anche i nomi strani, come il mio (ha scherzato il vescovo, ndr). Non siamo tutti uguali e il nome lo dimostra. La diversità non è un ostacolo, ma una ricchezza. Diversità di ogni genere. Sono opportunità. L’omologazione non va bene”. Poi ha aggiunto: “C’è un nome che ci precede, che ci accomuna. Siamo cristiani, apparteniamo a Cristo. È bello essere cristiani, anche se a volte si è messi alla berlina”.
“Dio è amore”
Poi c’è la testimonianza. In alcuni casi “siamo scomodi con il nostro esempio – ha proseguito il vescovo -. e rischiamo di essere emarginati. Ma Gesù suscita fascino”, anche perché “ha una parola di misericordia per tutti”. E ancor prima di essere cristiani, siamo persone, “uomini e donne creati a immagine di Dio”. Tutti con un tratto caratteristico: l’amore. Sì, perché una definizione di Dio è amore. “Dando la capacità di amare – ha spiegato il presule – Dio ha trasmesso di sé nell’uomo e nella donna. Dio è amore e sintetizza tutte le cose belle in noi. E di amore e di rendere presente Dio c’è un bisogno estremo”. Poi ha concluso il vescovo: “Se tutti ci crediamo, qualcosa di bello accadrà”.