Il vescovo Douglas ospite del Rotary Club Cesena

Conviviale speciale quella del Rotary Club di Cesena di ieri, giovedì 27 ottobre. Ospite il vescovo Douglas Regattieri.

“Godibile ed emozionante”, riferiscono i soci rotariani, è stata la sua conferenza su Pio VII Chiaramonti, di cui ricorre il duecentesimo della morte. Ripercorrendo le tappe principali della vita del pontefice cesenate “martire, umile e mite”, monsignor Regattieri ha evidenziato  come fosse anche  “capace di esprimere la giusta fermezza”. E infatti ha ricordato come si contrappose a Napoleone, alla cui richiesta di rinunciare al potere temporale del Vaticano e di investirlo come imperatore, rispose con il celebre “non posso, non devo, non voglio”.

Il vescovo ha tracciato la figura di un papa ascetico, attraverso alcune letture autografe in cui emerge lo zelo apostolico, lo spirito mistico, la profondità della teologia di Barnaba Chiaramonti, “ancora attuale per i tempi moderni”.

“Non vantatevi e non correte a Roma se non invitati”, diceva Pio VII appena salito al soglio pontificio ai parenti cesenati, ha ricordato il presule aprendo una parentesi personale: “Neppure io ho resistito quando sono diventato vescovo, sono corso dubito a dirlo a mio padre”.

In risposta a chi vorrebbe una nuova visita di papa Francesco in città, il vescovo ha rivelato alcuni retroscena della visita di Bergoglio a Cesena nel 2017, in occasione del trecentesimo anniversario della nascita di Pio VI Braschi, l’altro papa di cui Cesena vanta i natali. “È molto difficile che il Santo Padre possa tornare per il bicentenario della morte di Pio VII. Già allora, per tre anni, ogni volta che andavo a Roma, peroravo la venuta del Papa presso la segreteria vaticana”.

Alla fine della conferenza il presidente del Rotary Cesena Massimo Cicognani non gli ha consegnato il rituale elefantino malatestiano, omaggio per tutti i relatori delle conviviali rotariani, ma ha dato la parola al past presidente Paolo Montalti che ha portato in regalo al vescovo un’autentica sorpresa tratta dalla sua notevole collezione di cartoline e documenti: una lettera autografa di Pio VII, acquistata 18 anni fa a Milano. Si tratta di un documento in latino dove papa Chiaramonti, sollecitato da quattro frati francescani che chiedono di uscire dalla clausura per operare nel mondo, parla della regola e della sua imprescindibile osservanza. Visibilmente sorpreso e grato, come si è detto lui stesso, monsignor Regattieri ha mostrato di apprezzare con commozione il prezioso dono.

La serata, guidata dal presidente Cicognani, si è svolta al centro educativo “Il Cantiere” gestito dalla suore della Sacra Famiglia, mentre la cena è stata preparata da una società di catering vicina all’Anffas, l’associazione che si occupa dell’inserimento sociale lavorativo dei portatori di handicap.