Il vescovo sui politici. La lettera di Romano Colozzi

Dopo l’incontro di ieri del vescovo Douglas con i giornalisti in occasione del patrono, san Francesco di Sales, l’ex assessore alla Regione Lombardia, il cesenate Romano Colozzi, ci ha inviato un suo scritto circa la rilevanza dei cattolici in politica dopo la dissoluzione della Democrazia cristiana, tema toccato da monsignor Regattieri nel lungo colloquio con la stampa (cfr pezzo a fianco). 

Di seguito la lettera di Colozzi. 

Caro direttore, nell’incontro di ieri tra il vescovo Douglas e i giornalisti, ripreso oggi sui quotidiani cartacei e rilanciata ieri dai siti online, mi ha molto colpito quanto scritto in relazione alle prossime elezioni amministrative: “Monsignor Regattieri rimpiange il tempo della Democrazia cristiana, partito dei cattolici? «Lo rimpiango – ha risposto il vescovo – vedendo la dispersione dei cattolici e il fatto che non è stato trovato il modo per essere significativamente presenti». «In questi anni con il giovane sindaco di Cesena ho creato un bel rapporto, ci sentiamo spesso. Ciò non toglie che le visioni siano molto diverse, ma ci accomuna l’attenzione ai poveri»”.

La nettezza di questo giudizio è tale da spingere ad una seria riflessione (e ad un conseguente giudizio) tutti i cattolici cesenati, il cui atteggiamento politico riassumerei, semplificando, in tre fondamentali posizioni: chi é favorevole all’attuale amministrazione, fino a collaborare attivamente con essa; chi si oppone ad essa frontalmente, sostenendo partiti di diversa collocazione politica; chi é sostanzialmente disinteressato alle vicende politiche, ritenendo che non abbiano a che fare con la propria identità di cattolici.

Il giudizio di monsignor Regattieri mi sembra contenga alcuni spunti che dovrebbero guidare questo lavoro di giudizio e che schematizzerei così: – la mancanza di unità politica dei cattolici non é un valore, ma é un di meno di cui si prende atto (col desiderio, magari, che si possa superare l’attuale dispersione)- la presenza politica dei cattolici non é riuscita a trovare modalità di presenza significativa (in altre parole, é stata una presenza non visibile o non sufficientemente efficace)- il rapporto umanamente positivo con il sindaco Lattuca non ha fatto venire meno il fatto di avere “visioni molto diverse”- il disinteresse dei cattolici per la presenza sociale e politica non è un bene, tanto é vero che si auspicherebbe una presenza più significativa (qui la memoria corre al richiamo di papa Francesco a “non stare al balcone”).

Caro direttore, credo che la rilevanza di quanto detto dal nostro vescovo sia tale da meritare che non solo singolarmente, ma anche a livello ecclesiale si individuino modalità per prendere sul serio questo importante richiamo.

Romano Colozzi – Cesena

Resta aggiornato iscrivendoti al canale WhatsApp del Corriere Cesenate. Clicca su questo link