Impiego di personale fuori orario al “Bufalini”. Interviene la Cisl

Criticità nell’utilizzo del personale sanitario all’ospedale “Bufalini” di Cesena. Il campanello d’allarme viene da Maria Antonietta Pedrelli, referente per Cesena della Cisl Funzione pubblica.

Dallo scorso mese di dicembre – rende noto il sindacato – sono stati introdotti nei reparti di Neuroradiologia e Radiologia dell’ospedale “Bufalini” di Cesena ulteriori “turni di guardia attiva e pronta disponibilità” per gestire esami Tc, risonanze magnetiche e angiografie negli orari notturni e festivi. In pratica infermieri e personale tecnico, che di notte e nei giorni festivi sono fuori servizio, possono essere chiamati a recarsi in ospedale per svolgere le loro mansioni. Inizialmente doveva trattarsi di una sperimentazione, ma in realtà è diventata una disposizione permanente i cui effetti, per la Cisl “sono di dubbia utilità per la comunità”.

“Da nostre rilevazioni che abbiamo anche più volte comunicato all’Ausl Romagna – afferma Maria Antonietta Pedrelli – circa il 70 per cento delle chiamate notturne o festive pare sia risultato un falso allarme, in quanto il personale è stato poi rimandato a casa senza che svolgesse il proprio lavoro una volta giunto al “Bufalini” o addirittura mentre era per strada”.

“In realtà – prosegue la sindacalista – i turni di pronta disponibilità esistono già e non abbiamo capito la scelta organizzativa di aggiungerne a quelli già esistenti. Non abbiamo notizia che altre strutture ospedaliere, con numeri di prestazioni ben più elevate del “Bufalini”, siano intervenute con organizzazioni simili.”

“L’esperienza Covid ha messo il personale sanitario al centro dell’attenzione mediatica per l’abnegazione che ha dimostrato – conclude la Pedrelli – occorre però che anche l’amministrazione sanitaria ascolti chi legittimamente rappresenta i lavoratori e su questo punto confidiamo che il confronto sul tema, programmato nella prima metà di luglio, porti alla risoluzione delle problematiche da noi evidenziate”.