Cesena
In palestra 24h24
Tutti gli appassionati di fitness di Cesena potranno dare libero sfogo alla propria passione da Fit Express. Aperta dallo scorso primo giugno, da lunedì la nuova palestra low cost rispetterà l’orario di 24 ore su 24 per sette giorni su sette, in quanto saranno cancellate le misure legate al coprifuoco con l’alleviarsi del coronavirus. In pratica tutti i giorni dell’anno, a qualsiasi orario, ci si potrà allenare al chiuso.
Lo schema è collaudato: nato 10 anni fa a Milano e nell’Hinterland, il marchio, composto inizialmente da 10 sedi, si è poi espanso in tante altre città italiane, diventando un gruppo formato da 60 centri. “Negli ultimi tre anni abbiamo avuto un incremento notevole – spiega il proprietario di Fit Express Cesena, Stefano Ferrario – e nel breve periodo la holding ha come obiettivo quello di raggiungere i 150 punti in Italia”.
La forza del gruppo è quella di “fornire un allenamento a basso costo ogni giorno dell’anno, anche nei festivi, e con attrezzi utili a tutti. Technogym ci fornisce gli apparecchi di ultima generazione in ogni palestra garantendo grande qualità. Oltre all’area pesi, a Cesena sono presenti la sala dedicata allo spinning e un’altra riservata ai corsi, spalmati nell’arco della giornata lungo ogni settimana”. Lo spazio è ampio, “la superficie totale è di 1200 metri quadrati, a Rimini, nell’altra che gestisco insieme alla mia famiglia, invece la grandezza è di 2000 metri quadrati”.
Un altro punto importante è la sicurezza “dalle 9 alle 23 sono presenti gli istruttori che aiutano negli esercizi gli iscritti mentre di notte c’è un custode e, attraverso un sofisticato sistema di video sorveglianza, è garantita tutta la tranquillità necessaria per allenarsi anche a tarda ora”. L’obiettivo è presto detto “vogliamo imprimere una mentalità di fiducia e affidabilità nella popolazione, rispetto ad altri luoghi privati che cambiano spesso gestione tra una chiusura e l’altra”.
Stefano Ferrario, prima di diventare imprenditore in questo settore è stato anche un calciatore professionista e, proprio grazie a questa nuova attività, è riuscito a reinventarsi. “Sono contento di come sia andata la mia carriera, anche se ho avuto qualche infortunio di troppo. Nel mio momento migliore, in un Lecce-Juventus mi si è fratturata la mandibola prima di dover essere convocato in Nazionale, forse è questo il mio unico rammarico”.
Non tutti gli atleti del mondo del pallone sono così fortunati, perché “tramite l’Associazione italiana calciatori un sondaggio ha evidenziato che l’80 per cento degli ex giocatori termina la carriera senza nemmeno un soldo da parte, mentre il 15 per cento non sa che via intraprendere. Solo nel restante gruppetto ci sono i multimilionari che hanno assaggiato il calcio nel punto più alto. Tramite un progetto che partirà dalla prossima stagione calcistica, vogliamo aiutare chi non sa come reinventarsi dando una opportunità di reinserimento nel mondo del lavoro”.
Nato a Rho, nella città metropolitana di Milano, il classe 1985 è rimasto folgorato dalla Romagna, tanto che vive a Cervia, a due passi dal mare. “Quando giocavo nel Ravenna ho conosciuto la mia attuale moglie e ora abbiamo due bambini. Ho girato tanto in Italia da calciatore e posso dire che in questa parte di Regione è il miglior posto dove vivere. Ho dimenticato lo smog e il caos cittadino, posso uscire in bicicletta sul lungomare e ora mi godo questa possibilità”.