In tanti alla presentazione delle nuove “Vite dei cesenati”

In tanti in Biblioteca Malatestiana, nel tardo pomeriggio di oggi, alla presentazione del nuovo volume delle “Vite dei cesenati”, edito da Stampare e giunto alla 17esima edizione.

L’assessore alla Cultura Carlo Verona ha sottolineato l’assonanza di alcuni capitoli con vari progetti culturali dell’Amministrazione comunale e ha auspicato una fruizione capillare del volume nelle scuole cesenati.

Roberto Romagnoli, presidente del Bcc Romagnolo, che ha contribuito alla stampa assieme al Comune di Cesena e a “Belli Decò”, ha definito le “Vite dei cesenati” la “Wikipedia di Cesena”.

Il professor Alberto Gagliardo dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea, nella sua introduzione, ha sottolineato che si tratta di un “progetto di storia dal basso“, da un’intuizione del compianto Pier Giovanni Fabbri, ora curato da Michele Andrea Pistocchi. Un lavoro di ricerca “non di specialisti”, ma che aiuta a costruire la “storia di comunità”.

Al centro del pomeriggio la relazione del professor Maurizio Ridolfi, ordinario di Storia contemporanea dell’Università della Tuscia, che, prima di addentrarsi nei contenuti del volume, ha definito le “Vite dei cesenati” un “bell’esempio di fare storia pubblica“, mettendo “al centro le persone, scrivendo e riscrivendo la storia, senza condizionamenti, ma con tanta voglia di confrontarsi”.

Il volume (15 euro), quest’anno con una copertina verde chiaro, si apre con la vita del condottiero Giacomo Masini a cura di Michele Andrea Pistocchi. A seguire, lo stesso Pistocchi con Daniele Molinari ripercorre le gesta di Ermodio Venturelli, cavaliere di Santo Stefano. Spazio poi al ritratto del compositore Camillo Zanotti a cura di Franco Dell’Amore. Seguono le storia di Giovanni Battista Braschi, vescovo di Sarsina e cultore di antichità, di Cesare Montalti, pedagogo e letterato, di Romeo Fantini, industriale e benefattore, dello scrittore Gilbert Scaioli e dell’amato maestro Ubaldo Ciccarese.

Nel volume trovano spazio anche “Stemmi e imprese malatestiani”, il visionario progetto (mai realizzato) di Giuseppe Pistocchi per l’edificazione del nuovo ospedale civile di Cesena nell’Ottocento, i “renitenti alla leva” negli anni dell’Unità d’Italia, la storia del macello pubblico di Cesena, una lettera inedita di Decio Raggi presentata da Ercole Acerbi e un’approfondimento sulla “coltura della fragola nello sviluppo socioeconomico cesenate”.

Spazio infine all’archivio fotografico di Werther Ceccarelli, di recente donato alla Malatestiana, e alle recensioni di alcuni testi freschi di stampa, tra i quali tre dedicati a papa Pio VII Chiaramonti nel bicentenario dalla morte a cura di Marino Mengozzi.