In vista del 18 maggio. Cosa si intende per igienizzazione delle chiese

L’economo diocesano don Marco Muratori ci ha tenuto a chiarire cosa si intenda per igienizzazione dei locali dopo la celebrazione della Messa, come indicato nella lettera diffusa oggi dal vescovo Douglas e pubblicata qui a fianco.

Ecco qui il passaggio contenuto nella lettera di monsignor Regattieri. 

Il luogo sacro sia igienizzato al termine di ogni celebrazione liturgica, mediante la pulizia delle superfici con idonei detergenti ad azione antisettica. Anche i vasi sacri necessari per la celebrazione, dopo l’uso, siano accuratamente disinfettati. Le acquasantiere non contengano acqua benedetta. 

Ciò significa – ha detto don Muratori – che gli ambienti non vanno sanificati con l’intervento di una ditta specializzata. Vanno igienizzati con prodotti detergenti ad azione antisettica, di quelli che si possono trovare comunemente in commercio e di cui si è fatto un gran parlare in questo periodo di emergenza sanitaria e che ciascuno di noi può utilizzare per igienizzare, come appunto ci viene richiesto”.