Cesena
“Io rispetto il ciclista”. E tu?
Cesena città amica della mobilità sostenibile… e sicura. A corollario del progetto della Bicipolitana presentato due settimane fa – 135 chilometri di pista ciclabile per 14 percorsi protetti – e nei giorni precedenti il passaggio del Giro d’Italia sulle strade del territorio, è stata presentata poco fa, on the road, la campagna di sensibilizzazione “Io rispetto il ciclista”: venti cartelli stradali in fase di installazione sulle strade comunali di ingresso alla città e a ridosso di percorsi particolarmente frequentati dai ciclisti.
Il progetto è ideato dall’associazione “Io rispetto il ciclista” fondata da Paola Gianotti, ciclista originaria di Ivrea, quattro volte Guinness World record Woman e lei stessa vittima di un investimento, Marco Cavorso, padre di un ragazzo vittima di incidente stradale, e dal campione mondiale di ciclismo Maurizio Fondriest.
Nella foto (di Sandra e Urbano Cesena), Paola Gianotti, promotrice della campagna “Io rispetto il ciclista”
Obiettivo della campagna è sensibilizzare gli automobilisti a una guida sicura, facendo attenzione soprattutto al mantenimento minimo di un metro e mezzo di distanza nel momento di sorpasso del ciclista (in Spagna il limite è di 2 metri). La campagna vuole migliorare il livello di convivenza tra utenti della strada differenti per mezzo dell’effetto informativo e culturale che i cartelli hanno verso l’utente della strada. In Italia, lo scorso anno la campagna informativa ha coinvolto 80 Comuni del Giro del Piemonte, e 200 sono stati i cartelli installati lungo il percorso del Giro della Toscana.
“L’adesione dell’amministrazione comunale al progetto “Io rispetto il ciclista” rientra nel percorso già ben avviato di Cesena attenta alla mobilità green – l’intervento dell’assessore alla sostenibilità ambientale Francesca Lucchi –. Vogliamo così sensibilizzare gli automobilisti ad avere attenzione per tutti gli utenti della strada, e i ciclisti a un corretto rispetto del codice della strada. Più rispetto delle regole per tutti, per una sicura convivenza”.
In Italia muore un ciclista ogni 35 ore e numerosi sono gli incidenti che si verificano in fase di sorpasso. È dello scorso anno la proposta di legge presentata in Parlamento per il sorpasso a un minimo di un metro e mezzo dell’automobilista sul ciclista. La normativa è già esistente nella maggior parte dei Paesi europei. A oggi nel codice stradale la dicitura prevede un sorpasso a una distanza minima di sicurezza. La normativa è in fase di convalida.