La Bibbia “laica” nelle scuole

L’insegnamento della Bibbia arriva nelle scuole cesenati. Alcune primarie del 2° e 3° Circolo didattico aderiscono al concorso nazionale promosso da “Biblia”, l’associazione laica di cultura biblica. Gli incontri e laboratori, che coinvolgeranno studenti e insegnanti, quest’anno saranno incentrati sul tema dell’essere straniero. Le scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo lo collocano infatti al cuore stesso del racconto della fondazione d’Israele: il popolo ebraico nasce in Egitto, e si presenta perciò come una comunità di stranieri liberati in cammino verso la terra promessa. L’iniziativa è volta a ripensare il rapporto con la diversità per costruire una cultura della convivenza, favorendo una cittadinanza più democratica e aperta al futuro.

Oltre trent’anni fa “Biblia” sollevò la questione dell’assenza dello studio di quello che è considerato il “grande codice” della cultura occidentale nella scuola italiana, incontrando il consenso di molti esponenti della cultura, laici e di diverse confessioni religioni. Uno studio laico della Bibbia non preclude nessuna apertura di fede, intende però favorire la conoscenza del testo, della storia della sua composizione, dei contesti culturali e religiosi all’interno dei quali esso può trovare senso e delle ricadute che la sua diffusione ha provocato.

Il progetto è in collaboratore con il Ministero dell’Istruzione e sostenuto con i fondi dell’Otto per mille della Chiesa Valdese.