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La città festeggia la promozione in C del Cesena, il sindaco “Tornati ad essere la nazionale della Romagna”
Ai sem dlet. Ci siamo ancora. Diventano lo slogan del Cesena Fc queste tre parole che per loro natura richiamano le origini, linguistiche e culturali, di una squadra che a seguito del suo fallimento avvenuto esattamente un anno fa è rinata grazie al territorio che si è unito stretto senza consentire al vento della primavera di portarsi via un sogno di tanti. Un sogno che oggi diventa realtà con il passaggio del Cavalluccio dalla serie D alla tanto sognata – a tratti anche sofferta – C raggiunta a seguito della partita giocata domenica con il Giulianova e conclusa con un pareggio vincente. Erano colorate di bianco e nero piazza del Popolo e piazza della Libertà questa sera con tutti i tifosi e quei cesenati che sono scesi in strada per applaudire i loro beniamini, i ragazzi di mister Angelini, la società e l’Amministrazione comunale che ci hanno creduto fino in fondo. “Questa sera festeggiamo un piccolo evento che pensa già al futuro: festeggiamo pensando al futuro”, ha detto il sindaco Paolo Lucchi consegnando ai giocatori una targa ricordo che recita: “La Città di Cesena esprime il proprio affetto e la propria gratitudine al Cesena Fc che il 5 maggio 2019 ha conquistato la Promozione in Lega Pro, dando prova di carattere, grandi valori umani e sportivi, forte legame con la nostra comunità”. In più a ciascuno è stata data una spilletta con il simbolo della città di Cesena.
“Il mio sguardo – ha confessato ancora il primo cittadino – è rivolto anche all’indietro: mi è capitata la fortuna di festeggiare due promozioni in serie A. In molti sentiamo questa promozione un po’ come la nostra. Come società e come squadra. È dei cesenati. Un anno fa in questo periodo abbiamo iniziato a temere che il calcio a Cesena avrebbe avuto i giorni contati. Ci siamo rialzati. Abbiamo ripreso a correre e ieri la corsa si è conclusa con un risultato che ci ha resi tutti felici. Siamo tornati ad essere la nazionale della Romagna, lo siamo stati sempre”.
Presenti alla festa i protagonisti di questa vittoria collettiva: l’assessore allo Sport Christian Castorri, Dionigio Dionigi, presidente del Panathlon, il presidente Augusto Patrignani, Daniele Martini, Gianluca Padovani di Pubblisole e Beppe Angelini. “L’impresa – ha detto Dionigi – era troppo grande ma alla richiesta che ci si doveva aiutare per riportare il Cesena a certi livelli ho detto subito sì. Pensavo che dovevamo fare 5 mila abbonati. Invece abbiamo superato ogni limite. Siamo qui, è stata compiuta l’opera, il miracolo”. Un miracolo che porta su la firma anche del presidente Patrignani che ringraziando tutti gli artefici di questa promozione ha ricordato anche Bruno Piraccini di Orogel, assente, ma “da cui tutto è ripartito”, ha detto. Insomma una festa delle imprese cesenati, della città tutta, e anche di quei bambini che sotto i portici di palazzo Albornoz sventolavano le bandiere del Cesena pensando sicuramente al futuro. Nunc est bibendum, è dunque ora di festeggiare.