La Lista di centrosinistra “Insieme” presenta a Cesena candidati e programma

Giustizia sociale, senso comunitario della condivisione in Italia e con l’Europa, svolta ecologista e porre un argine concreto alla destra sono questi i capisaldi della neonata lista di ispirazione ulivista “Insieme” i cui candidati di Camera di collegio plurinominale e Senato plurinominale sono stati presentati questa mattina a Cesena presso il Caffè Barriera alla presenza di Giulio Santagata, Coordinatore nazionale della Lista.

Introducendo i candidati, Santagata ha illustrato la modalità con cui sono state composte le liste. “Abbiamo cercato – ha spiegato – di avere candidati che siano espressione del territorio. Nelle nostre liste non ci sono ‘paracadutati’ ma uomini e donne che vivono e lavorano e che rappresentano il mondo dell’università e del lavoro. Cosa che non in tutte le liste c’è”.  La lista “Insieme” presenta per la Camera Daniele Perini, Maria Grazia Creta, assessore al Comune di Forlì, Francesco Bragagni, giovane avvocato penalista di Rimini e Cristina Orsi. Per il Senato invece si compone di 4 candidati: Sauro Turroni, forlivese ex Presidente ai Lavori Pubblici per la Camera, Monica Ricci, che per due mandati ha ricoperto la carica di assessore al Comune di Santarcangelo, Gennaro Mancino, esponente PSI, e Livia Santini.

La Lista “Insieme” nasce nel novembre del 2017 in vista delle elezioni politiche 2018. Essa affonda le basi nella storica esperienza di prodiana memoria dell’Ulivo ed è sostenuto dalla messa in comune di storie ed esperienze politiche consolidate come quella dei riformisti e degli ambientalisti con le tante realtà civiche del territorio. “Nel nostro simbolo – ha desiderato precisare Santagata – ci sono due simboli storici del PSI e del Movimento Verde che rappresenta anche l’Europa e che travalica i confini nazionali. Assieme a questi due simboli storici ve ne è un terzo che rappresenta le liste civiche lombarde, torinesi, piemontesi e liguri”.

Dove sorge la necessità di creare una nuova Lista del centrosinistra?

“Noi il civismo lo interpretiamo nei fatti. ‘Insieme’ nasce in zona cesarini proprio agli inizi di novembre dopo che abbiamo esaminato la situazione politica del nostro paese e più in particolare del PD. Determinante è risultata la rottura del centrosinistra che indurrà molti elettori a scegliere la strada del non voto perché sono tanti gli italiani che non condividono la scelta di ‘Liberi e Uguali’ che rischia indirettamente di svantaggiare nell’uninominale le destre oggi troppo xenofobe”. Il nostro compito non si esaurisce il 4 marzo prossimo ma questa compagine costituirà una passerella tra le diverse anime del centrosinistra.

Potremmo sintetizzare in una parola-chiave il vostro programma politico?

Sostenibilità. Non solo perché abbiamo i Verdi con noi ma perché poniamo al centro le politiche ambientali e sociali. Il tema della sostenibilità deve entrare nella nostra Costituzione che al suo interno presenta già dei richiami. La sostenibilità va oltre la salvaguardia per questo oggi è necessario riconoscere il valore produttivo dell’ambiente. Quindi, in questo senso la sostenibilità ambientale si lega al tema delle infrastrutture. Le città, dunque, devono adeguarsi ad esse. Quindi una sostenibilità sociale e umana per il nostro paese”.

Inoltre, il fronte sempre più vulnerabile di giovani e occupazione. Quali le soluzioni?

“Io sono favorevole ai giovani che si trasferiscono all’estero perché il mercato del lavoro è ormai globale. C’è in Italia una fetta di giovani adeguata al mercato mondiale e una seconda componente di lavoratori che a quel mercato non può guardare e quindi è a loro che dobbiamo garantire un lavoro. Un lavoro accettabile come natura e remunerazione. Secondo i dati Istat sono ben 3 i milioni di giovani che oggi in Italia non studiano e non lavorano. Noi per loro proponiamo un servizio civile obbligatorio remunerato. Oltre alla disoccupazione l’altra piaga sociale è l’abbandono scolastico: 180.000 ragazzi lo scorso anno hanno messo da parte l’istruzione. Dobbiamo dare alle loro famiglie e a loro la possibilità di continuare gli studi. Io però opterei a incentivare maggiormente coloro che scelgono la strada degli studi tecnici”.