La Malatestiana ospita i ‘luoghi incolti’ di Gianfranco Zavalloni

Per tradizione a Cesena il 7 dicembre è una giornata di studio sull’opera di Gianfranco Zavalloni. Una data che ricorda inoltre il suo compleanno. Avrebbe compiuto 61 anni l’indimenticato dirigente scolastico, educatore, ambientalista, pedagogista. Dalla sua scomparsa, avvenuta nel 2012, si sono moltiplicate, in tutta Italia e in Romagna in particolare, dedicazioni di scuole, seminari, convegni e pubblicazioni. A testimonianza dell’attualità del suo pensiero e del segno pedagogico che ha lasciato.

Quest’anno l’occasione è data dalla uscita del terzo volume della collana “I Quaderni della lumaca” intitolato Luoghi Incolti (Fulmino Edizioni, Rimini), che verrà presentato venerdì 7 dicembre alle ore 16,45 nell’Aula Magna della Biblioteca Malatestiana di Cesena.

L’iniziativa prevede l’alternarsi di interventi narrativi, poetici e musicali, nello spirito di Gianfranco Zavalloni, a partire dal titolo del Quaderno, Luoghi Incolti, che approfondisce un tema caro all’autore del Manifesto dei diritti naturali del bimbi e bimbe.

Il volume che si avvale del contributi di amici, dirigenti ed educatori pone al centro della riflessione l’incolto, nella sua contrapposizione con il coltivato, il “costretto” in una cultura, che si offre come luogo della possibilità, del rinnovamento. Zavalloni ne aveva compreso il senso più profondo, con le sue proposte di gite a piedi e in bicicletta, con l’invito continuo a correre e giocare, in spazi liberi, dunque disponibili al possibile. Nello spazio incolto si può scegliere cosa mettere a dimora. Con riferimento agli ambienti educativi pensava la scuola come luogo dell’incolto nelle sue apparenti mancanze, nella sua imperfezione. In tutto questo i protagonisti devono essere i bambini con il recupero del corpo, della sua libertà di esplorare il mondo, diventando padroni di se stessi.

“Quando il bambino era bambino non aveva opinioni su nulla, non aveva abitudini, sedeva spesso con le gambe incrociate, e di colpo si metteva a correre, aveva un vortice tra i capelli e non faceva facce da fotografo” così scriveva Peter Handke nell’Elogio dell’infanzia.

Il terzo Quaderno della Lumaca non è solo una riflessione teorica ma anche un manuale a disposizione di educatori e scuole per percorrere nella quotidianità attività pratiche e manuali per dare segno e significato al diritto che si intende affermare. Il volume è frutto di un lavoro collettivo, con contributi dei seguenti autori: Vittorio Belli, Mario Turci, Alide Tassinari, Roberto Poppi, Roberto Papetti, Giorgio Lazzari, Sergio Guidi, Alberta Rossi, Monica Guerra, Fabio Molari, Eugenio Scardaccione, Chiara Pascucci, Marco Ruscelli, Beba Restelli, Stefano Sturloni, Alex Corlazzoli, Federica Melucci, Riccardo Pascucci.