Lettere
La mia è una supplica: salvate la Madonnina della vena di Cesenatico
Caro direttore, questa è una supplica a voi che potete. Salvate quella chiesa. Salvate quella piccola chiesa che sta cadendo a pezzi sul ciglio della strada, sulla sponda della vena d’acqua che arriva fino al cuore di Cesenatico.Non hanno più lacrime i nostri occhi nel vedere quella rovina, quell’abbandono, quel segno palese d’inciviltà prima ancora che di violata religiosità.
Troppi appelli sono rimasti inascoltati in questi anni. E la Chiesetta della Madonnina è allo stremo, non ce la fa più; sta in piedi, è il caso di dirlo, per miracolo.
Chi può agisca o avrà sulla propria coscienza la scomparsa di un pezzo di storia, di arte e di fede che appartiene alla comunità tutta di Cesenatico e dei suoi dintorni.
Conserva tanta, tanta memoria quella logora struttura. Ha ancora il compito che le è stato affidato fin dalla consacrazione nel 1676 di tramandare l’avvenuta apparizione della Madonna proprio in quel luogo, in cima ad un albero. E’ un segnacolo della devozione popolare, ed è un modello architettonico, povero quanto si vuole, ma di alto impatto paesistico.
Tirare in ballo questioni di proprietà e di soldi, o le solite barriere burocratiche e amministrative non si può più. Non c’è difficoltà che non si possa superare quando la volontà è suprema. E dunque, proprietari terrieri, sindaco, vescovo, prefetto, onorevole, soprintendente, ministro, mettete una mano sui vostri cuori. E quale più bel regalo di Natale o di Anno Nuovo ci sarebbe d’una vostra promessa solenne: salveremo la Chiesetta della Madonnina a Cesenatico.