Cesena
La musica della Maderna wind orchestra a sostegno dell’Irst di Meldola
Un concerto di giovani talentuosi musicisti raccoglierà fondi per giovani e talentuosi ricercatori, impegnati nella lotta contro il cancro.
La dodicesima edizione del Galà di beneficenza dei club service del cesenate, in programma lunedì 18 dicembre alle 21 al teatro Bonci di Cesena, vedrà sul palco i musicisti della Maderna Wind Orchestra, realtà musicale nata nell’omonimo conservatorio.
A organizzare l’evento benefico, condotto da Fabiola Casadei, sono dieci club del territorio cesenate, impegnati in questi giorni a vendere i biglietti ai propri soci. Qualsiasi cittadino, comunque, può acquistare i biglietti per il loggione a 10 euro nella biglietteria del teatro Bonci (negli orari 11-14 e 17-19 dal martedì al sabato).
Il concerto “Mi ritorni in mente” sarà incentrato su Lucio Battisti, nel venticinquesimo della morte, con musiche di George Gershwin, Leonard Bernstein, Burt Bacharach e altri.
«Battisti è un cantautore unico, ha creato uno stile, un pensiero e una varietà su ogni canzone» ha spiegato questa mattina in conferenza stampa il professor Giorgio Babbini, docente del Maderna, affiancato dal collega Marco Lugaresi, primo fagotto e direttore dell’orchestra. Nel corso della serata ci sarà anche un ricordo musicale di Henghel Gualdi: «Clarinettista assai apprezzato, e copiato, specie dopo la sua morte».
L’orchestra, composta da quasi una settantina di elementi e con tutte le sezioni al completo, riempirà il palco del Bonci. Tra i diversi generi si cimenterà pure nella Bossanova, una musica latino-americana non popolare bensì “d’autore”.
Lo scorso anno l’evento raccolse 20mila euro (160mila in tutte le edizioni). Anche quest’anno i club che l’organizzano (Ladies Circle 3 Cesena, Lions Club Cesena, Lions Club Valle Savio, Panathlon Club Cesena, Rotaract Club Cesena, Rotary Club Cesena, Rotary Club Cesena Valle Savio, Round Table 3 Cesena, Fidapa Cesena Malatesta, Associazione Valori e Libertà) doneranno l’incasso all’Istituto romagnolo per lo studio dei tumori “Dino Amadori” di Meldola.
A loro è andato il ringraziamento del direttore generale dell’Irst Lorenzo Maffioli, che riferendosi al gran numero di club impegnati nell’evento ha parlato di «piccolo miracolo», definendo poi il ricercatore che segue il progetto finanziato «Un ammaestratore di cellule. L’età media dei nostri ricercatori è 42 anni, 15 in meno della media nazionale. E i giovani sperimentano e osano».
Il progetto mira a cure personalizzate ad hoc per il paziente oncologico, migliorando le attuali terapie anti tumorali. Ci sta lavorando il 32enne Nicola Romanini, tecnologo farmaceutico di Santerno (Ravenna), all’Irst da un anno e mezzo nel gruppo immunoterapia: «Miriamo a creare cellule “natural killer” da cellule staminali attraverso la manipolazione genetica, inserendo e togliendo piccoli frammenti di Dna, per renderle più efficaci contro i tumori. L’obiettivo è quello di creare un trattamento che da un donatore possa essere utilizzato su molti pazienti, con una terapia più tollerabile».
Gli studi al momento sono in fase preliminare. I primi esperimenti partiranno a gennaio e primi risultati arriveranno a fine 2024: «Con questa donazione siamo in grado di cominciare il progetto» ha sottolineato Romanini.
Una ricerca che potrebbe davvero “cambiare musica” nella lotta ai tumori.
Da sinistra: il ricercatore Nicola Romanini, il direttore generale Irst Lorenzo Maffioli e l’assessore comunale alla Cultura Carlo Verona (foto Sandra e Urbano – Cesena)
Foto di gruppo al termine della presentazione, con i rappresentanti dei diversi Club service (foto MiB)