Cesena
La nuova sede di Yoroi. Ramilli (fondatore): “L’high tech è molto interessante per Cesena. Qui potremmo creare la cyber security valley”
Cesena pare ai più una città orientata all’agricoltura e ai settori a essa collegata. Qua hanno sede importanti aziende del settore agroalimentare del calibro di Amadori, Orogel e Apofruit.
Ma Cesena ha anche una vocazione all’informatica, meno nota, ma non meno competitiva, visti i tanti ingegneri informatici sfornati ogni anno dal polo locale dell’università di Bologna. E tutti di elevato livello. Molti arrivano dall’istituto tecnico “Pascal”, come Marco Ramilli, tra i fondatori di Yoroi, l’azienda nota ormai in tutto il mondo per la sicurezza informatica. (Di Ramilli si possono leggere anche le due recenti interviste riportate qui a fianco).
In questi giorni è stata aperta, in via Ravennate, una nuova sede a Cesena, moderna, quasi avveniristica (vedi foto qui sotto), opera degli architetti dello studio “La prima stanza” di Montiano. Da questi uffici, nei quali trovano occupazione una quarantina di persone sui 150 totali dell’azienda, si controllano, anzi meglio, si difendono, tante aziende. E da Cesena parte una nuova sfida per Ramilli, un giovane che ha già fatto tantissima strada.
“Vogliamo provare a creare qualcosa qui, in città, da noi – dice Ramilli incontrato ieri mattina negli uffici ancora da ultimare nei dettagli -. La nostra start up nata qui nel 2015 è stata un sfida. Non che io non abbiamo girato il mondo: sono stato tre anni negli Usa, uno nel Regno unito e uno a Roma, ma Cesena rimane la mia città e può costituire un ottimo punto di partenza per start up tecnologiche”.
“L’università in città è giovane e vivace – aggiunge Ramilli – e il territorio è molto ricettivo. Anche il turn over è di certo meno spinto rispetto a Roma e a Milano. Quindi qui ha un senso investire, anche se l’aspetto affettivo è risultato comunque importante. A mio avviso è un peccato che questa città con il polo universitario che si ritrova non abbia realtà importanti dal punto di vista tecnologico, a parte Technogym“.
Un tempo c’era l’Olidata. “Qui, a mio avviso, ce lo abbiamo nel dna. Ho un sogno – prosegue l’informatico -. Oltre alla wellness valley, qua potremmo diventare anche una cyber security valley. Noi di Yoroi, in Italia siamo una delle realtà più note. Gli sviluppi potenziali sono enormi. Davanti al nostro lavoro di solito emergono due obiezioni: chi è scettico dice che non ha niente da proteggere. Altri sostengono di non avere nulla di interessante da potere essere rapito. Entrambe queste affermazioni sono false. Tramite un telefono di chiunque si possono effettuare attacchi. Oppure una persona può risultare non interessante, ma un suo conoscente sì”.
Non solo furti, nel mondo digitale, ma veri e propri rapimenti. “Ti portano via una parte della tua vita, per sempre – prosegue Ramilli -. Non ce ne rendiamo conto. Non è come il furto di un’auto. Dopo dieci anni nessuno ci pensa più. Non è così nel mondo digitale. Non è solo un rapporto fisico, ma fa parte dell’essere. Fa parte di te. Chi ti ruba un dato, ruba una parte di te. Anzi, rapisce una parte di te. È più forte di un furto. Un dato rubato è una cicatrice sempre viva. Rimane per sempre a disposizione di altri”.
“Chi subisce un rapimento nel digitale se lo ricorda per sempre – dice ancora Ramilli -. Ci si sente disarmati e sempre sotto ricatto. Per il nostro lavoro, davanti a questi scenari, ci sono n possibilità di intervento. E noi lavoriamo per arginare i fenomeni”.
Yoroi ha diverse sedi in Italia, oltre a quella di Cesena, una di rappresentanza, che è anche la sede legale, si trova Roma. Una è operativa a Milano, una a Trieste e una a Torino. A Benevento, dove operano 15-20 persone, si lavora 24 ore al giorno.
“Questo tipo di lavoro – conclude Ramilli – cinque anni fa non esisteva. Oggi tutti ne hanno bisogno, dal piccolo imprenditore alle multinazionali. Siamo nell’epoca digitale che è velocissima. Stiamo vivendo una fortissima evoluzione, ma non sappiamo come sarà. La stiamo rincorrendo. Non la stiamo dominando. Nella storia non c’è mai stato un cambiamento così veloce. Ma l’uomo si è sempre mosso, e d è sempre evoluto, pensando a difendersi. Proprio quello che sta succedendo ora. Quello che facciamo e sviluppiamo noi di Yoroi. Nel 2015 eravamo in quattro. Per un anno e mezzo abbiamo solo studiato per costruire tecnologia. Dal 2017 siamo sul mercato. I primi anni sono stati duri. Nel 2018 abbiamo raggiunto un certo equilibrio. Ora abbiamo davanti grandi possibilità di sviluppo. Noi qui ci proviamo e ci crediamo”.