La nuova vita del Mercato coperto: riapertura il 5 ottobre

Ancora pochi giorni e, il 5 ottobre, il Mercato coperto di Cesena sarà pronto a mostrarsi alla città dopo un’estate di ristrutturazioni. Nella struttura è stato investito più di un milione di euro con un’ambizione: trasformare l’ex Foro Annonario in una sorta di “Mercato di mezzo” bolognese.

Il primo passo è stato quello di mettere mano al piano terra, cuore dell’intero complesso. Già la passata gestione si era liberata della scala mobile centrale, che rendeva il Foro troppo simile ad un anonimo centro commerciale. L’intenzione del nuovo corso, firmato Teatro Verdi, è quella di rendere questo spazio una piazza accogliente affacciata sulla piazza del Popolo, un’area brulicante di bancarelle e corner alimentari: “I temi chiave dell’agroalimentare e dell’enogastronomia erano presenti già nel progetto del 2012/13 – ha spiegato in conferenza stampa Andrea Rossi del Teatro Verdi – e noi li abbiamo mantenuti, interpretandoli però in modo diverso, con la consapevolezza che siamo ormai nel 2020 e non più negli anni ’50”.

Proprio al vecchio Foro Annonario demolito negli anni ’50 (e sostituito dallo scialbo capannone che ha retto fino al 2011) si ispira parte del progetto di riqualificazione curato dall’architetto Sanzio Castagnoli, che ha ricreato una serie di colonne in grado di evocare quelle che un tempo cingevano il luogo: “Nei miei progetti cerco sempre di pulire, scarnificare l’ambiente – ha spiegato il professionista – per questo abbiamo tolto i pavimenti in gres porcellanato, con greche e disegni, in favore di una resina. Abbiamo voluto poi togliere colore, adottando il grigio tortora e toni scuri per i soffitti, per far risaltare ancora di più i colori delle funzioni: frutta, verdura, cibo”.

L’intera struttura è stata dotata di riscaldamento a pavimento, mentre sul lato della scala che porta al Comune è stata montata una vetrata con porta di accesso. Accorgimenti pensati per rendere più funzionale il tutto nei mesi invernali.

L’idea è quella di ospitare tutte le mattine una quindicina di bancarelle nell’area verso piazza del Popolo, mentre nella “piazza del mercato” vera e propria (più sul lato di via Fattiboni) troveranno posto diversi corner alimentari ispirati al Mercato di mezzo di Bologna. Banconi dove poter ordinare cibo e bevande (hamburger, cucina tailandese, carne di struzzo ecc.) da consumare sul posto o da portare a casa, aperti dalle 11 alle 23 (o mezzanotte nei fine settimana).

Confermati l’attuale Conad, Agrintesa, Burro e Salvia, La Bottega dei mestieri e dei sapori, mentre il bar attuale (già preso in gestione diretta dal Teatro Verdi nel novembre scorso) si trasformerà in una pasticceria: “Le peschine”.

Al piano di sopra troveranno spazio le attività per bambini di Artexplora (che già cura eventi simili nell’ex chiesa di Santa Lucia) e la scuola di cucina Cooking Passion di Monia Amadori, fino ad oggi in galleria Isei.

Piano superiore e terrazze saranno comunque oggetto di un intervento successivo: “Siamo all’inizio di un percorso” ha puntualizzato Rossi.

I lavori di questi mesi, ormai al rush finale, non hanno causato alcun stravolgimento all’impianto base, anche per non disperdere i 7-8 milioni di euro di spesa affrontati dalla Foro Gest a suo tempo. La società titolare del project financing del Comune, è composta oggi dal Credito cooperativo romagnolo, Confesercenti, Confartigianato e Conad, dopo l’uscita di scena della riminese Edile carpentieri.

Una volta riaperti i battenti, in concomitanza con il Festival internazionale del cibo di strada, non sarà facile riguadagnarsi la fiducia dei cesenati, che hanno dimostrato di non apprezzare molto il Foro inaugurato nel 2014. Ma i gestori sono fiduciosi: “Dobbiamo ricucire i fili che ci legano alla città – ha commentato Rossi – per questo siamo partiti, ancora prima dei lavori, con una campagna di ascolto. Il Mercato coperto sarà un luogo per tutta la famiglia, uno spazio per ritrovarsi assieme nel cuore della città”.